Notiziario: 18 AGOSTO 1946, LA STRAGE 'NASCOSTA" DI VERGAROLLA

18 AGOSTO 1946, LA STRAGE 'NASCOSTA" DI VERGAROLLA

In quel periodo l'Istria era rivendicata dalla Jugoslavia di Tito che l'aveva occupata fin dal maggio 1945. Pola invece era amministrata a nome e per conto degli Alleati, da truppe britanniche, ed era di fatto l'unica parte dell'Istria al di fuori del controllo jugoslavo.

Solo tre giorni prima, il 15 agosto 1946, migliaia di giovani erano accorsi nell’Arena romana per una manifestazione patriottica cantando Va, pensiero e sventolando i tricolori... E il 17 agosto, giorno precedente la strage, a Parigi si chiudeva la sessione plenaria della Conferenza di pace e ci si accingeva a decidere sui confini adriatici d’Italia, dunque i giochi non erano chiusi e i polesani speravano ancora. Vergarolla

Il 18 agosto, sulla spiaggia di Vergarolla (Pola), si sarebbero dovute tenere le tradizionali gare natatorie per la Coppa Scarioni, organizzate dalla società dei canottieri "Pietas Julia". La manifestazione aveva l'intento dichiarato di mantenere una parvenza di connessione col resto dell'Italia, e il quotidiano cittadino "L'Arena di Pola"]reclamizzò l'evento come una sorta di manifestazione di italianità.

Sulla spiaggia erano in quel tragico giorno accalcati almeno duemila polesani, intere famiglie, molti bambini. È in mezzo a loro che alle 14 e 15 esplosero 28 ordigni. I resti di un centinaio di persone arrossarono il mare e ricaddero a brandelli sulla pineta per centinaia di metri. Erano bombe antisommergibile e testate di siluro disinnescate da tempo, al punto che i bambini ci giocavano ogni giorno a cavalcioni e le madri vi stendevano i costumi ad asciugare, ma ore prima una mano assassina le aveva riattivate.

Si era in tempo di pace, la guerra era finita un anno e mezzo prima, la Repubblica Italiana era nata da due mesi e mezzo: quella di Vergarolla è dunque la prima e la più sanguinosa strage terroristica nella storia della Repubblica, più di Piazza Fontana, più della Stazione di Bologna... Ma fu subito insabbiata e coperta da una congiura del silenzio, in attesa che il tempo eliminasse via via i testimoni e cancellasse ogni ricordo. La strage segnò l'inizio dell'esodo degli italiani da queste terre!