Notiziario: 16 luglio 1960, muore il Feldmaresciallo Albert Kesserling

16 luglio 1960, muore il Feldmaresciallo Albert Kesserling

Il 16 luglio del 1960 moriva a 75 anni a Bad Nauheim uno dei protagonisti del secondo conflitto mondiale, prima sul fronte Mediterraneo e successivamente su quello italiano, il feldmaresciallo della Lufwaffe Albert Konrad Kesserling, a detta di molti storici uno dei generali tedeschi più capaci.

Egli nasce a Marktsteft il 30 novembre 1885, dopo aver prestato servizio nel 1º e nel 3°Reggimento bavarese di artiglieria, nel 1917 fu destinato allo staff di comando sul fronte orientale della 1ª Divisione bavarese. Successivamente spostato nel Servizio Aereo dell’esercito tedesco dove instaurò uno stretto rapporto di amicizia con Hermann Wilhelm Göring, futuro “Maresciallo del Reich” (Reichsmarschall), carica istituita appositamente per lui, che lo rese il più alto ufficiale della Wehrmacht.

Contro i suoi desideri, fu dimesso dall’esercito il 1º ottobre 1933 e divenne capo del dipartimento amministrativo presso il Commissariato del Reich per l’Aviazione, l’antesignano del Reichsluftfahrtministerium, il Ministero dell’Aeronautica. Come capo dell’amministrazione, fu coinvolto nella ricostruzione dell’industria aeronautica e nella costruzione di fabbriche segrete, forgiando alleanze con industriali e ingegneri aeronautici. Ritenendo che una conoscenza di prima mano di tutti gli aspetti dell’aviazione fosse cruciale per poter essere in grado di comandare degli aviatori, all’età di 48 anni imparò a volare.

Durante la seconda guerra mondiale comandò con notevole efficacia flotte aeree nel corso dell’invasione della Polonia. Nel corso della campagna venne abbattuto dall’Aviazione polacca (in tutto fu abbattuto cinque volte nel corso della seconda guerra mondiale) Per il ruolo svolto nella campagna di Polonia, Kesselring fu decorato con la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro da Adolf Hitler.

Prese successivamente parte alle campagne di Francia, alla battaglia d’Inghilterra e dell’operazione Barbarossa, l’invasione dell’Unione Sovietica iniziata il 21 giugno 1941. Durante queste campagne diresse una serie di incursioni aeree contro agglomerati urbani nemici,  incluso il Bombardamento di Coventry del novembre 1940.

Nel novembre del 1941 Kesserling venne nominato comandante tedesco dello scacchiere Sud ed ebbe il comando generale delle operazioni nel Mediterraneo, che includevano anche le operazioni in Nordafrica. Mentre la collaborazione con il generale Rommel fu spesso difficile, in generale seppe mantenere buoni rapporti con i comandi militari e i vertici politici italiani.

Ebbe successo nel creare una locale superiorità aerea, riuscendo a neutralizzare la base  inglese di Malta tra marzo e aprile del 1942. Con vari espedienti, riuscì a garantire un notevole incremento del flusso di rifornimenti vitali per le truppe schierate in Africa settentrionale  e con le sue unità militari rinforzate, Rommel preparò un nuovo attacco contro le posizioni britanniche presso Ain el-Gazala. Nel frattempo Kesselring preparò un piano d’attacco su Malta (Operazione Herkules), utilizzando la nostra 185ª Divisione paracadutisti “Folgore” e la Brigata paracadutisti germanica Ramcke.

La conquista della piazzaforte di Tobruch il 21 giugno 1942 con la cattura di un alto numero di prigionieri ma soprattutto un ingentissimo bottino, convinsero Rommel a inseguire gli inglese e a rinunciare al piano di invasione di Malta. Kesserling si oppose all’idea di Rommel, ma Hitler riusci a convincere Mussolini e l’attacco a Malta venne definitivamente accantonato. Chi volesse approfondire l’argomento può leggere i nostri post dedicati all’argomento:

La dea della fortuna in battaglia passa accanto ai condottieri una sola volta…

Il battaglione dei Vigili del Fuoco “Santa Barbara” e l’invasione di Malta

Dopo la resa delle truppe italo-tedesche in Tunisia e il definitivo abbandono dell’Africa settentrionale, si concentrò a preparare la difesa della fortezza europa dall’invasione alleata. Dall’estate del 1943, e soprattutto dopo l’8 settembre 1943, giorno della proclamazione dell’armistizio fra Regno d’Italia e potenze alleate, assunse il comando supremo di tutte le forze tedesche in Italia, oltre a quelle schierate in Grecia.

Condusse con grande abilità la lunga campagna difensiva nella nostra penisola contro gli Alleati. Kesselring mantenne il controllo dell’Italia occupata con grande durezza, organizzando le due linee difensive che bloccarono l’avanzata alleata verso nord. Sua fu l’organizzazione prima della linea Gustav a protezione di Roma e successivamente la Gotica sugli appennini tosco-emiliani.

Represse il movimento di Resistenza e fu responsabile di numerosi crimini di guerra e solo quando era ormai inevitabile lo sfondamento dell’ultima linea difensiva Kesserling lasciò l’Italia per essere trasferito sul fronte occidentale senza poter evitare la resa finale. Per la sua direzione militare in Italia è stato considerato da molti storici uno dei migliori generali tedeschi della seconda guerra mondiale. 

Fu processato dagli Alleati e condannato a morte, sentenza poi commutata in ergastolo per intervento del governo britannico. Fu in seguito rilasciato nel 1952 senza aver mai rinnegato la sua lealtà ad Adolf Hitler. Pubblicò in seguito le sue memorie intitolate Soldat bis zum letzten Tag (Soldato sino all’ultimo giorno).