M.O.V.M. MAGGIORE LUIGI LAMA E M.O.V.M. UMBERTO SACCO

M.O.V.M. Luigi LAMA, Maggiore di Fanteria, Comandante del III Battaglione del 73º Rgt. Brigata Lombardia, nato ad Aosta, il 12 gennaio 1891, caduto in battaglia a Giavera del Montello, il 20 giugno 1918.
Motivazione
«Ufficiale di preclare virtù, saputo che il proprio battaglione era impegnato in un'azione, interrompeva volontariamente la licenza invernale, appena iniziata, per accorrere al suo posto d'onore e di pericolo. Assunto il comando di battaglione, in circostanze particolarmente critiche, riusciva, con singolare perizia e con l'ascendente del suo valoroso esempio, a trascinare all'assalto truppe già scosse, ed a giungere per primo sulla tanto contesa posizione nemica, ove cadde trafitto al cuore da baionetta austriaca.»
Montello, 20 giugno 1918.
M.O.V.M. Umberto SACCO, nato ad Alba, il 10 giugno 1898, caduto per le gravissime ferite riportate in combattimento, a Giavera del Montello, il 20 giugno 1918. Non esistono parole all'altezza di descrivere descrivere il suo eroismo.
Motivazione
«Aiutante maggiore in seconda, benché febbricitante, volontariamente sostituiva il comandante di un reparto lanciatorpedini, rimasto ferito in cruenta lotta contro una mitragliatrice avversaria, e con sereno sprezzo del pericolo, slanciatosi all'attacco, la catturava facendo tredici prigionieri, fra cui un ufficiale. Il giorno seguente, sempre febbricitante, con mirabile ardimento e saldo cuore, prodigò se stesso con la parola e con l'esempio ovunque più aspra fu la lotta e più gravi le perdite, infiammando i soldati e trascinandoli all'assalto. Avuta spezzata la rotula del ginocchio destro, ordinava ai soldati che lo trasportavano di lasciarlo ed accorrere in aiuto del comandante del battaglione, che vedeva in pericolo di essere catturato, ma rimasto solo, fu a sua volta assalito da una pattuglia nemica. Fieramente impegnava con essa combattimento, sostenendolo fino all'estremo. Veniva poi raccolto col moschetto in pugno e crivellato di proiettili. Fulgido esempio di eccelse virtù militari.»