I GRADI MILITARI
I gradi militari sono numerosi e diversificati e molto spesso generano confusione, pur tuttavia, almeno a livello terminologico, sono noti a quasi tutti.
Oggi parliamo dell’etimologia di due gradi molto conosciuti: Capitano e Tenente (e sottotenente).
Si tratta dei cosiddetti “ufficiali inferiori” e generalmente vengono identificati da una, due o tre stellette.
Tenente e Sottotenente sono gradi relativamente recenti; il termine nacque alla fine del 1700 quando l'evoluzione degli eserciti, ormai sempre più vari e complessi necessitava di nuovi gradini gerarchici per la gestione dei reparti.
La parola “tenente” deriva dal francese, lieutenant dove “lieu” sta per “al posto di” e “tenant” che significa tenere: quindi, sostanzialmente, colui che tiene la posizione al posto di qualcun altro (nel caso di un ufficiale superiore).
Nel 1800 gli inglesi tentarono pure di sostituirla con la parola più autoctona “steadholder” ma questo termine non prese mai piede e tenente è tutt’oggi uno dei gradi più noti e utilizzati in tutto il mondo.
Ben più antiche le origini del vocabolo “capitano” quasi certamente uno dei gradi più antichi fra gli eserciti di tutto il mondo.
Il termine discende dal latino Caput capitis (poi Capitaneus) cioè letteralmente "capo", colui che comanda.
Ufficialmente, o meglio, formalmente, il grado capitano compare nel 1300 in Francia.
Nella foto: uniformi del Regio Esercito con gradi (da destra a sinistra) da sottotenente a capitano.