FEDERAZIONE DI VICENZA: ROSARIO A LOURDES
Nel mese di maggio, ovunque, si intensifica la devozione mariana dei fedeli che fanno visita ai santuari dedicati alla Vergine. Quello di Lourdes è tra i più visitati: il SS Rosario, pronunciato quotidianamente, è seguito in diretta con assiduità.
Proprio questa settimana, il Cappellano della Federazione di Vicenza, Don Sante Grego, si trova a Lourdes e il 18 maggio lo abbiamo seguito in diretta durante la recita del SS Rosario.
D'altronde i Combattenti e Reduci, nella loro preghiera, chiedono proprio alla
"Vergine Bella, Madre di Gesù e Madre nostra, Castellana d'Italia, veglia maternamente su di noi, sulle nostre Famiglie, sulla nostra Patria. Non dimentichiamo, che proprio in provincia di Vicenza, a Chiampo, presso la Pieve, nel 1935 fu eretto il santuario "Grotta di Lourdes del Beato Claudio":
(da www.santuariochiampo.com) Edificata in cemento e ferro nel 1935 dal Beato Claudio Granzotto con devozione e competenza, è copia fedele di quella dei Pirenei in Francia.
La statua dell’Immacolata – in marmo di Carrara – fu scolpita dal Beato, che infuse nel marmo la sua profonda venerazione alla Vergine.
Durante la costruzione della grotta, quando sembrava venir interrotta da contrarietà insormontabili e restare un sogno infranto, il beato Claudio profetizzò: “Questa grotta diventerà un luogo di preghiera e qui verrà tanta gente…”
La statua dell’Immacolata – in marmo di Carrara – fu scolpita dal Beato, che infuse nel marmo la sua profonda venerazione alla Vergine.
Durante la costruzione della grotta, quando sembrava venir interrotta da contrarietà insormontabili e restare un sogno infranto, il beato Claudio profetizzò: “Questa grotta diventerà un luogo di preghiera e qui verrà tanta gente…”
Inaugurata il 29 Settembre 1935, si può considerare a pieno titolo come “Icona” ovvero una riproduzione che incorpora in se, per fedeltà e precisione d’esecuzione, lo spirito dell’originale.
Ai piedi della Grotta c’è la tomba del Beato Claudio, dove il devoto si ferma a parlare con il beato e sperimentare la sua promessa: “aiuterò e consolerò tutti”.
Ai piedi della Grotta c’è la tomba del Beato Claudio, dove il devoto si ferma a parlare con il beato e sperimentare la sua promessa: “aiuterò e consolerò tutti”.
I frati francescani della Pieve già dal 1931 avevano in cuore il progetto di realizzare una Grotta di Lourdes nei pressi del seminario. Volevano creare uno spazio speciale di preghiera e devozione dedicato a Maria. L’idea di riprodurre il paesaggio di Lourdes fu promossa dall’ing. Ottavio Vignati, ma l’anima del progetto fu Riccardo Granzotto (fra Claudio), che dedicò tutta la propria passione e abilità alla realizzazione dell’opera. L’inizio dei lavori avvenne l’8 dicembre 1933, nel 75° anniversario delle apparizioni di Lourdes. Proprio il giorno prima fra Claudio aveva indossato l’abito francescano nell’isola di San Francesco del Deserto a Venezia.
In vista dell’impresa fra Claudio ritornò a Lourdes, dove eseguì disegni, annotò misurazioni, ma soprattutto passò lungo tempo in preghiera e contemplazione, per fissare nella memoria forme e spirito del luogo. Il lavoro alla Grotta durò quasi due anni: il 29 settembre 1935 la Grotta veniva benedetta. Guidato dall’abilità scultorea del Beato Claudio, il gruppo di lavoro modellò 2.000 quintali di cemento, varie tonnellate di ferro e grandi cumuli di terra.
La larghezza massima è di 34 metri mentre l’altezza è di 15 metri di roccia e altri 4 metri di verde a creare una dolce collina. La parte frontale della Grotta, proprio come a Lourdes, è molto irregolare. Il vano principale dove si trova l’altare ha un’apertura di 8 metri, una profondità di 8 metri e un’altezza di 4,5 metri. Tutti i particolari della Grotta sono stati curati con passione dal Beato Claudio: dagli arredi, alle cancellate, alla statua di Bernadetta in preghiera e fino alla statua dell’Immacolata.

