FEDERAZIONE DI TARANTO: ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI POZZUOLO DEL FRIULI

Emozioni per chi ha coronarie forti, ed io oggi mi sono reso conto di averle.
29-30 Ottobre 1917
- 28 Ottobre 2022. 105° anniversario della Battaglia di Pozzuolo del Friuli dove la Cavalleria ebbe un ruolo di rilevante importanza per le sorti di essa.
Svegliato di buon mattino mi sono subito avviato direzione Lecce per essere presente alla suddetta cerimonia, invitato circa un mese fa dal Gen. Brig. Claudio Dei grazie al Ten. Col. Cosimo Mangia.
Arrivato alla Scuola di Cavalleria S. Zappalà l'emozione si faceva sentire sempre più soprattutto quando nei pressi di Piazza d'Armi, incontratomi con il Ten. Col. Mangia, dopo un breve e cordiale saluto QUESTI mi faceva accomodare tra le autorità, beh, per me e per la nostra Associazione questo deve essere motivo di orgoglio.
Dopo l'uscita dei diversi reparti, (comprese tutte le diverse Associazioni Combattentistiche e d'Arma) accompagnati dall’impeccabile Fanfara dei Bersaglieri il comando è passato nelle mani del Generale Dei il quale, con sguardo fiero, ha salutato tutte le autorità militari, civili e religiose convenute.
Tanti i momenti salienti della cerimonia, due su tutti:
il primo quando, con tutti i reparti schierati, si è intonato il Canto degli Italiani al termine del quale ha sfilato sulle note della canzone de Il Piave il cavallo"orfano" simbolo delle dure battaglie della prima guerra mondiale; il secondo è prettamente personale, allorché chiamato dallo speaker della cerimonia ho attraversato Piazza d'Armi dove il Generale Dei mi ha consegnato una pergamena per il nostro Reduce (all'epoca allievo di cavalleria) Cosimo Giuliano il quale, invitato, ha dovuto declinare per motivi di salute, consapevole però che quando si rimetterà (grazie al Ten. Col. Mangia) le porte della Scuola saranno aperte.
Che dire, bellissime emozioni alla vigilia dell'ormai prossima festa del 03 (convegno) e 04 novembre che ci vedrà impegnati come Associazione Nazionale Combattenti e Reduci nella nostra Avetrana.
Ad maiora semper.
Antonio Cerbino