Si è celebrata a Bolzano il 10 febbraio la cerimonia del “Giorno del Ricordo” in onore di tutte quelle migliaia di uomini e donne che sul finire della Seconda Guerra furono barbaramente uccise gettate vive nelle foibe della Dalmazia. Un ricordo tragico di efferatezze inumane che oggi, alla presenza del Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, del Commissario del Governo Elisabetta Margiacchi e di varie autorità militari a cominciare dal gen. C.A. Federico Bonato e con la presenza del nostro Labaro della Federazione di Bolzano e la Bandiera della Sezione di Prato Isarco/Campodazzo è stato rievocato con ampia partecipazione di istriani e dalmati residenti nella nostra città.
Dopo la deposizione di una corona con i più alti onori cittadini, il Sindaco Caramaschi con parole di grande sensibilità ha ricordato l’efferatezza dell’odio che alimentava molti popoli nella prima metà del secolo scorso e che è nostro dovere vigilare affinchè ciò non accada mai più, anche se i segnali odierni sono molto allarmanti.
La cerimonia si è conclusa con la lettura di una “lettera postuma” di un infoibato che racconta, con grande umanità e trepidante paura per ciò che gli sta accadendo, di cui non sa rendersi conto non avendo commesso alcun crimine, fino alla conclusione che per sfuggire alle pallottole delle mitraglie si getta nel buio della foiba. Vuoi che sia per il contenuto della lettera o per la straordinaria umanità del lettore, la commozione è stat grande e a molti dei presenti sono scese delle lacrime.
La giornata si è conclusa con un incontro al Commissariato del Governo nel tardo pomeriggio ed al Teatro Cristallo in serata ove sono proseguite le toccanti lettura.
