ALBERTO PICCO

Fra i calciatori più famosi a perdere la vita nella Grande Guerra sicuramente c'è Alberto Picco. Il suo nome è famoso ancora oggi: a lui è intitolato lo stadio di La Spezia dove gioca le partite casalinghe la squadra ligure, presenza della serie A italiana dallo scorso campionato. Alberto Picco, classe 1894, vero e proprio polisportivo, praticando oltre al calcio anche nuoto, canottaggio e ginnastica, fu addirittura fra i fondatori della squadra calcistica di La Spezia dove giocò fra il 1912 e il 1914 indossando anche la fascia di capitano. Richiamato alle armi nel 1915 e ammesso al corso ufficiali, divenne tenente, assegnato dapprima alla 32ª, e poi all'84ª Compagnia del Battaglione alpino "Exilles" in forza al 3º Reggimento alpini. La sua giovane vita doveva però finire di lì a poco. Cadde infatti il 16 giugno 1915 durante l'attacco degli alpini al Monte Nero, una delle azioni più famose e brillanti delle "penne d'aquila". Alla sua memoria venne intitolato un cimitero (oggi dismesso) a Dreznica, il paese che giace nella conca sotto il massiccio del monte Nero, nonché il rifugio in vetta alla montagna, anch'esso oggi smantellato. Il suo corpo venne inizialmente sepolto a Dreznica, proprio nel cimitero che prese il suo nome, e successivamente, il 4 luglio 1924, le sue spoglie vennero traslate dal fratello al cimitero monumentale di Torino, dove ancora oggi riposano nel settore C7. Nella bella cartolina la sua foto, la foto del cimitero e del rifugio a lui intitolati. Sullo sfondo la cuspide inconfondibile del Monte Nero, teatro di aspri scontri fra il 1915 e il 1917. Ancora una volta una storia umana, di sport, di guerra e di morte a ricordo di un uomo di 100 anni fa. Per non dimenticare.