Notiziario: 12 AGOSTO 1944

12 AGOSTO 1944

L'ECCIDIO DI S. ANNA DI STAZZEMA

Nell'agosto 1944 Sant'Anna di Stazzema, piccolo comune della provincia di Lucca, era stata qualificata dal comando tedesco come "zona bianca”, una località cioè adatta ad accogliere gli sfollati. Fu per questo che il paese subì un notevole incremento della popolazione fino ad arrivare a circa mille abitanti. Si trattava in gran parte di persone che si rifugiavano tra le montagne per sfuggire ai bombardamenti.

Ma, all'alba del 12 agosto 1944, tre reparti di SS salirono a Sant'Anna mentre un quarto chiudeva ogni via di fuga a valle sopra il paese di Valdicastello. Alle sette il paese era circondato. Quando le SS giunsero a Sant'Anna, accompagnati da collaborazionisti che fecero da guide, gli uomini del paese credendo ad un rastrellamento, si rifugiarono nei boschi per non essere deportati mentre donne, vecchi e bambini, sicuri che nulla sarebbe capitato loro, restarono nelle loro case.

In poco più di tre ore furono uccisi 560 civili ( 400 secondo altre ricostruzioni) , in gran parte bambini, donne e anziani.. L’eccidio rientrò nel quadro più ampio delle violenze perpetrate nell’area e che culminarono poi nell’eccidio di Marzabotto. Il processo svoltosi al Tribunale militare di La Spezia si concluse nel 2005 con la condanna all’ergastolo di dieci SS colpevoli del massacro; la sentenza verrà poi confermata in Appello nel 2006 e ratificata in Cassazione nel 2007.

La procura generale di Stoccarda il 1 ottobre del 2012 ha archiviato l'inchiesta per la strage nazista perché, secondo i magistrati, non era più possibile stabilire il numero esatto delle vittime e le volontà esatte degli assassini. La corte federale di Karlsruhe, però, ha in seguito annullato la decisione della procura generale di Stoccarda. Gli atti sono stati trasmessi alla procura di Amburgo.