Ultime Voci - Volume quinto
Volume quinto - Prato 2012Memorie dei combattenti della Federazione Provinciale di Prato dell'Associazione Nazionale Combattenti
Il sacrificio delle donne in Guerra
Ho proposto al comitato di redazione delle Ultime Voci che la quinta pubblicazione fosse redatta con le memorie di guerra delle donne, il loro sacrificio, i loro dolori, la loro sopportazione, il contributo dato in vite umane.
Io penso che particolarmente nella seconda Guerra Mondiale possiamo additarle generalmente superiori agli uomini.
La donna è madre è sorella, è moglie, è amore, la considero eroica in pace e in guerra, la considero eroica in tutta la vita perché essa soffre il parto, sa che potrebbe perdere la vita come ogni tanto succede, assiste suo figlio e la famiglia, lavora, a fine giornata si dedica alle faccende di casa; molte donne hanno prestato servizio in guerra come crocerossine, hanno partecipato armi alla mano alla Resistenza, nella prima guerra mondiale le famose portatrici carniche rifornivano i loro uomini combattenti in alta montagna di munizioni, vettovagliamento, abiti e biancheria di ricambio, alcune persero la vita, molte furono ferite da cecchini Austriaci.
La donna per tutta la vita è disponibile ad offrire la sua esperienza e protezione in tutte le situazioni difficili che la guerra porta, particolarmente la fame; la madre è spesso sola, con il marito al fronte di cui non ha notizie se è morto o prigioniero, ma lei combatte e vince con l’amore. Nello stesso tempo la donna sa anche battersi per il riconoscimento dei diritti non solo della sua categoria, ma anche di quelli di tutti. Nella storia dell'Italia del '900, quando il 2 febbraio 1945 il governo presieduto da Ivanoe Bonomi emanò il decreto legislativo luogotenenziale che riconosceva alle donne il diritto di voto e di conseguenza il suffragio universale, non fece altro che sancire il risultato di decenni di lotte femminili per la parità di condizioni. Il 2 giugno 1946 la vittoria referendaria a favore della Repubblica fu anche e soprattutto merito delle donne, che sono sempre state statisticamente superiori agli uomini per numero di aventi diritto al voto. Contestualmente a questa vittoria si insediò quell'Assemblea Costituente che avrebbe dato vita alla Costituzione della nostra Repubblica.
L’intento della presente opera è quello di mettere in luce le tante e varie modalità do trasmettere la memoria e il suo valore educativo.
La speranza è quella di poter dare elementi di stimolo e di riflessione “per un ulteriore sviluppo della memoria del dramma in cui affondano le radici comuni dell’Unione Europea” e la nostra bellissima Costituzione, nata appunto dalla Resistenza, nella quale tanta parte, come abbiamo visto, hanno avuto le donne, e non solo come sofferenza, ma come presa di coscienza della propria forza e consapevolezza di diritti.
Sergio Paolieri
Presidente della Federazione Provinciale di Prato
dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci
Prato, settembre 2012