Ricordi di Guerra e di Prigionia di un Presidente di Sezione 1941 -1943 e 1944 - 1946
Testimonianze di Combattenti e Reduci - A.N.C.R. Federazione Provinciale di PADOVARICORDI DI GUERRA E PRIGIONIA a cura di Remo MICHELAZZO
ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI FEDERAZIONE PROVINCIALE PADOVA
PRESENTAZIONE di GUERRINO CITTON
I presenti ricordi di guerra, redatti sottoforma di intervista effettuata dal sottotenente dei Carabinieri Remo MICHELAZZO, hanno il pregio, non indifferente, di scrivere la storia "dal basso".
L'intervistato è il caporale di ca valleria MANFIO BERTRANDO, classe 1921, residente a FONTANIVA(PD), presidente della locale sezione. La sua venerabile età - ha compiuto da poco 90 anni- non gli ha offuscato la memoria per cui le risposte alle domande, che gli vengono rivolte, sono precise, ricche di particolari e sempre vissute con viva partecipazione emotiva. ln esse si avverte la consapevolezza della inutilità della guerra, ma anche la fierezza di aver fatto il proprio dovere e di ave r servito la Patria con fedeltà ed onore unita al disprezzo verso i commilitoni arresisi in Sicilia senza combattere.
Con semplicità, ma grande efficacia, il caporale MANFIO riferisce episodi inediti come quello relativo alla leggendaria "Volpe del Deserto", ossia al Feldmaresciallo Erwin ROMMEL che guidava l'Armata Corazzata ITALO - TEDESCA in Africa Settentrionale durante l'estate 1942. Durante un bombardamento effettuato da 27 aerei bimotore della R.A.F., il semplice caporale italiano si trovò, fianco a fianco con l'alto ufficiale, sotto lo stesso autocarro, per entrambi momentaneo rifugio antiaereo. Scamparono in tal modo ad una morte assai probabile per riprendere, immediatamente dopo il passato pericolo, ciascuno il proprio ruolo. Dalle domande rivolte e dalle risposte date emerge chiaro l'andamento della guerra nel Nord-Africa terminata con la disfatta delle forze dell'As se, iniziata nella seconda battaglia di EL Alamein (23 ottobre - 4 novembre 1942) nella quale il Generale britannico Bernard MONTGOMERY frustrò l'obiettivo italo-tedesco di raggiungere il Canale di Suez per estromettere definitivamente gli inglesi dal Mediterraneo. Questa battaglia segnò il preludio dell'occupazione, nel successivo anno, della Sicilia e della fuoriuscita dell'Italia dalla guerra avvenuta con l'armistizio reso noto dagli Alleati l'8 settembre 1943.
Il protagonista ripercorre brevemente, ma efficacemente, le vicende della guerra, soffermandosi sulla caduta di TOBRUK il 21 giugno 1942 e sulla seguente avanzata ITALO-TEDESCA in direzione di Alessandria d'Egitto. Nei ricordi occupano un posto non irrilevante anche le amicizie con alcuni conterranei sorte in terra africana, le privazioni della prigionia ed il rientro, dopo la guerra, in famiglia. Dall'intero racconto emerge la profonda umanità di questo soldato che conobbe personalmente ROMMEL e che fece da scorta all'ex comandante del Corpo Italiano di Spedizione in Russia lCSlR), maresciallo Giovanni MESSE, cui era stato affidato, dopo il suo rientro in Italia, il comando delle Forze ITALO-TEDESCHE, ancora presenti in Libia e Tunisia, rimasto vacante per il richiamo del feldmaresciallo in Patria. ln definitiva questi ricordi possono essere definiti un filmato di vita che associa in un'unica cornice di umanità profondamente vissuta episodi e vicende diverse che riguardano il personale e il collettivo, le grandi imprese studiate dai professionisti della guerra e la quotidianità delle azioni giornaliere non certo proiettate verso il futuro, ma limitate alla sopravvivenza del momento in una guerra dai risvolti improvvisi e aleatori come le dune del deserto in cui essa si svolgeva.