Notiziario: WOJTEK, L'ORSO SOLDATO

WOJTEK, L'ORSO SOLDATO

Nel 1939 la Polonia ormai non esisteva più, fagocitata dal Terzo Reich e dall'USRR. Ma con l'operazione Barbarossa in corso e i nazisti quasi a Mosca, Stalin capì la necessità di permettere ai polacchi di uscire dai gulag per combattere per gli Alleati. Non volendo battersi sotto le insegne rosse, le forze polacche accettarono di unirsi all'esercito inglese, iniziando il viaggio che li avrebbe portati in Palestina attraverso l'Asia Centrale. In Iran, presso la città di Hamadan, un gruppo di soldati incontrò un ragazzino curdo che aveva con sé un cucciolo di orso bruno, rimasto orfano a causa dei cacciatori. Una delle rifugiate che accompagnava l'armata polacca, Irena, rimase colpita dal cucciolo, che venne così acquistato. La giovane adattò una bottiglia di vodka a biberon e nutrì il cucciolo con latte, marmellata, miele, frutti e sciroppo. Dopo tre mesi passati così nel campo profughi di Tehran, la presenza dell'orso non era più sopportata dai compagni di baracca di Irena, che così si rivolse al generale Boruta Spiechowitz. Pensando che potesse migliorare il morale degli uomini, il generale accolse fra i ranghi l'orso Wojtek (che significa "guerriero sorridente") che in breve divenne amato da tutti. I soldati si divertivano a lottare con lui per gioco, gli insegnarono a restituire il saluto e lo ricompensavano con birra (che divenne rapidamente la sua bevanda preferita) e sigarette, che l'orso masticava con piacere.

La mascotte della 22ª Compagnia rifornimenti di artiglieria del Secondo Corpo Polacco seguì i suoi amici dalla Palestina all'Egitto, attirando l'attenzione di militari e civili diventando presto una celebrità. Ma le regole disciplinari inglesi erano ferree: non erano concessi animali domestici a bordo dei trasporti che avrebbero portato l'8ª Armata in Italia. Così per aggirare il divieto Wojtek venne ufficialmente arruolato come soldato semplice nell'esercito polacco. In quanto soldato con numero di matricola, libro paga e rango, viveva coi suoi commilitoni nelle tende, in una cesta di legno speciale trasportata via camion. Ma come per tutti i soldati, arrivò per Wojtek il giorno della battaglia: Monte Cassino era un punto fondamentale per fare breccia nell'impenetrabile linea Gustav e sottrarre ai tedeschi il controllo dell'Italia Centrale. Il Secondo Corpo Polacco condusse un difficile e feroce attacco, col supporto fondamentale dell'artiglieria. Wojtek si abituò in fretta alle esplosioni, e quando vide i suoi amici trasportare casse di rifornimenti da un camion all'altro, si avvicinò sulle zampe posteriori e protese le zampe, in attesa che qualcuno gli desse qualcosa. Fra lo stupore dei combattenti, l'orso trasportò un gran numero di casse di cibo, munizioni e rifornimenti, senza mai farne cadere una. In riconoscimento della sua prova di coraggio e valore, venne approvato lo stemma di un orso che trasporta un proiettile di artiglieria come emblema ufficiale della 22ª Compagnia.

Con la sconfitta del nazismo e la fine della guerra, moltissimi polacchi decisero di non tornare in un paese ormai sotto l'egida di ferro del comunismo, bensì di trasferirsi in Scozia, portando con sé Wojtek. Anche qui l'orso divenne una celebrità, ma dopo la smobilitazione della compagnia nel 1947 venne deciso di alloggiare il veterano a quattro zampe nello zoo di Edinburgo. I suoi compagni d'arme andavano a trovarlo il più spesso possibile, gli lanciavano le sue amate sigarette e a volte saltavano nel suo recinto per lottare e giocare con lui come ai vecchi tempi. Wojtek riconosceva subito la lingua polacca e non appena la sentiva salutava entusiasticamente. Il veterano si spense allo zoo di Edinburgo il 2 dicembre 1963. Celebrità spesso ospite alla BBC o sulle pagine di giornali e riviste, all'orso soldato vennero dedicati un gran numero di monumenti per celebrarlo.

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