UNA STORIA DA RACCONTARE

 Per il Soldato Francesco Erriquez la guerra è finita!
Il rientro del Soldato di Cavalleria Erriquez inizia nella primavera del 2006. Causalmente la Cp Pionieri Tridentina viene a sapere dell'esistenza di un Cimitero militare Italiano presso Fort Reno, El Reno Oklahoma. Appena possible si porta sul posto e scopre, che nella solitudine totale, dimenticati da tutto e da tutti, in una localita' isolata, riposano otto Soldati Italiani del Regio Esercito e della Repubblica Sociale Italiana, deceduti in prigionia USA tra il 1943/46. Otto lapidi, bianche, di marmo, allineate, testimoni di storia italiana che non puo' essere dimenticata. I Pioneri della Tridentina, in primo luogo cercano di restituire della dignita' alle tombe ed ai Caduti, si assicurano che ogni lapide abbia un Tricolore e nelle festivita' nazionali un mazzo di fiori sempre in Tricolore. Inizia anche la complessa ricerca per dare anche una nome ed una provenienza ai Caduti. Non e' facile, l'iter e' complesso. Si richiede l'intervento del Presidente del Comitato Tricolore Italiani nel Mondo di Houston, Vincenzo Arcobelli, che riesce ad accellerare le richieste presso il Ministero della Difesa/Onorcaduti. Si scoprono finalmente I particolari anagrafici dei Caduti: un Reduce del 15/18 classe 1897 di Tarcento UD, un Bersagliere di Modena classe 1900, Cossano d'Elbo CN, Ascoli Satriano FG, Milano, un paracadutista della Folgore di Varese, Como e Spinazzola di Bari. Vengono fotografate le lapidi, una panoramica del cimitero e si trasmette il tutto ai Sindaci dei comuni di provenienza con la richiesta di rintracciare eventuali familiari e consegnare loro la testimonianza fotografica del Riposo del Caduto. Emotiva e commovente e' la risposta dei Sindaci di Cossano Belbo CN, Griante CO e di Spinazzola BA, che rintracciano familiari. Nel comune pugliese si contatta la sorella 82enne del Cavaliere Francesco Erriquez, Sig.ra Rosa Erriquez. La stessa vede per la prima volta la tomba del fratello e scopre dell'esistenza della stessa presso Fort Reno OK . Si instaura un amicizia e si iniziano le pratiche per la riesumazione e rientro dei Resti. La cosa e' complessa, essendo un prigioniero di guerra sotto la giurisdizione USA e militare italiana, vanno interessati numerosi uffici governativi e consolari. E' una corsa contro il tempo, la sorella del Caduto e' in eta' avanzata e non puo' attendere anni. Il CTIM di Houston motiva il tutto con I suoi canali di conoscenza, e l'Addetto Militare presso l'Ambasciata di Washington DC ed il Comandante della Rappresentanza AM presso la Sheppard AFB, Col. G. Piccolomini, si attivano per accellerare la pratica. Finalmente, grazie all'interessamento di tanti il 6 giugno 2011, presso il Cimitero di Fort Reno, presente il Console Italiano di Houston Dr. Fabbrizio Nava, una nutrita rappresentanza dell'AM, il sovrintende dell'area del cimitero e la Cp Pionieri Tridentina, dopo aver effetuato un Alzabandiera con i le bandiere USA ed Italiana, alle ore 10.00 si inizia a scavare. Dopo circa 40 minuti si trovano i primi segni della bara in legno. Sono mani Italiane che con grande cura, muovono cio' che resta del Caduto dalla tomba nella bara metallica che accompagnera' l'ultima trasferta. Da un Geniere Alpino , I Resti mano a mano passano al Colonello Piccolomini dell'AM, che ripone il tutto in un Tricolore, spedito appositamente dalla sorella del Caduto dall'Italia. Come Alpini dobbiamo dare atto al Col. dell'AM, non si vede spesso un Ufficiale Superiore in ginocchio nella terra , impegnato in lavori manuali. Verso le 14.00 termina la riesumazione ed il feretro viene portato dalla rappresentanza dell'AM, seguito dal Console Dr. Nava, al veicolo che lo condurra' all'aeroporto di Dallas TX per il rientro previsto a Roma Fiumicino il 10 giugno. Per il Cavaliere Francesco Erriquez, il 6 giugno 2011, termina “ l'aggregazione” negli USA, invece del congedo, riceve un passaporto mortuario, pero' si torna a casa, a Spinazzola di Bari. La guerra e' finalmente finita.