STORIA IN UN LIBRO. TESTIMONIANZA DI UN INTERNATO MILITARE ITALIANO NELLO STALAG IX C

di Sergio Proia (Autore), Rosalba Regola (Autore)
"La mattina del 3 aprile preparammo zaini e valigie perché i tedeschi, prima di ritirarsi, probabilmente ci avrebbero portato via con loro e ci avrebbero ucciso. E aspettammo gli eventi. Passò tutto il giorno con l’avvicinamento degli americani di cinque chilometri e la mattina venivano in nostra direzione. Il giorno 3 aprile, alle ore 10.00, le prime formazioni americane entravano in Suhl II (Stalag IX C) in rastrellamento, perché tutto era circondato in una sacca di trecento chilometri. I tedeschi non fecero in tempo ad ucciderci ed erano molto infuriati, come si è saputo dopo, a mezzo di documenti trovati al comando della polizia criminale. Due ore erano passate dalla nostra liberazione quando i primi uomini stranieri costì residenti, in compagnia di donne, davano l’assalto ai magazzini, in città e nello stabilimento. Fu un finimondo quel giorno, un uragano di grida, sembrava un terremoto, un calpestamento di uomini che cadevano; donne e bambini che piangevano perché si rubava loro la roba. Era arrivato il momento della vendetta....."