a cura di Donato Riccadonna
Immagini nitide di sbalorditiva bellezza loro malgrado cariche di funesti presagi. Fotogrammi scattati dall’alto che raffigurano la conca fortificata di Riva durante i giorni, gli anni della Prima guerra mondiale, evento bellico vissuto da nemici sulle sponde del Benàco. Da una parte, a Malcesine e Limone, l’esercito italiano con i cannoni, pochi per la verità, puntati su quello spicco di terra trentina che si bagna nel Garda, dall’altra gli austroungarici al riparo di fortezze inespugabili. «Sguardi militari sul Garda» è un elegante e prezioso volume fotografico a cura di Donato Riccadonna, edito dal Comune e dal museo di Riva, che alle parole, ai fatti del primo conflitto mondiale lascia spazio alle immagini, spesso inedite e di alta forza espressiva. Un libro presentato nel corso del riuscito e approfondito seminario di studi svolto, a cavallo di febbraio e marzo, al forte superiore di Nago-Torbole e che ha richiamato l’attenzione di studiosi, architetti, amministratori pubblici e cultori di storia sulle innumerevoli fortificazioni, patrimonio di cultura, che costellano l’area trentina del più grande lago d’Italia. «Sguardi militari sul Garda» segue lo sviluppo della linea fortificata, dalla Tagliata del Ponale al Monte Brione, al Monte Tombio, per offrire una ricca documentazione fotografica d’epoca raccolta presso numerosi archivi di Stato (Trento, Vienna, Budapest) e musei, da quello di Riva, Rovereto e Trento per finire al museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza. Non mancano i contributi di archivi privati come la suggestiva panoramica dell’Alto Garda ripresa dal Monte Rocchetta nel marzo del 1918. «Immagini», come sottolinea nella presentazione del libro Gianni Pellegrini direttore del museo di Riva, «che mostrano molteplici situazioni di vita militare e nel contempo forniscono interessanti indicazioni sul modo di osservare ed interpretare il territorio in relazione agli obiettivi militari che s’intendevano perseguire». Ma al di là delle foto interessante e prezioso è il lavoro del professore Donato Riccadonna che per ogni fortificazione ha raccolto una esaustiva scheda tecnica che parte dalla localizzazione del forte, l’anno di costruzione, la funzione e l’armamento in dotazione. Il tutto corredato da piante topografiche, schizzi e mappe austriache alcune già pubblicate nel «Il Piave mormorò. Immagini e memorie della Grande Guerra nell’Alto Garda», edito nel novembre del 1988 dalla Casa degli artisti «G. Vittone» di Tenno-Riva-Arco-Nago/Torbole. Non manca infine un capitolo dedicato alla linea italiana sul Monte Baldo. Tra queste foto spicca l’istantanea del luglio del 1915 con i volontari altogardesani arruolati negli alpini Nino e Giulio Pernici insieme a Silvio Zaniboni osservare Riva dalle trincee del Baldo. L’inzio di un lungo conflitto mondiale conclusosi solo nel 1918 con oltre dieci milioni di morti.