Rotterdam - Cairate Il “mistero” del soldato Saporiti
Nato a Cairate e sepolto Leusden, Giovanni Saporiti è uno degli italiani, probabilmente prigioniero di guerra, ricordati nella lapide al cimitero di Rotterdam. Avete mai sentito parlare di lui?
A cercare di ricostruire qualche informazione in più sulla vita di quest’uomo, originario del Varesotto e sepolto nel cimitero di Leusden, nella provincia di Utrecht, in Olanda, è stato per primo un giornalista olandese, autore delle fotografie pubblicate in questo articolo.
Cercando informazioni in rete è entrato in contatto con lo storico angerese Luciano Besozzi, autore di un sito internet che raccoglie il censimento dei monumenti ai caduti del Varesotto, studioso appassionato e uno dei maggiori esperti in materia di questo territorio.
“La lapide – spiega Besozzi – è situata nel cimitero di Rotterdam è fu fatta nel 1919 dagli italiani abitanti in Olanda in memoria di 29 soldati italiani, reduci dalla prigionia, che erano morti per malattia. Uno di questi, Giovanni Saporiti, è un soldato di Peveranza di Cairate, ed è sepolto nel cimitero di Leusden, nella provincia di Utrecht: si può vedere come è ancora conservata bene la croce, al contrario di tanti nostri monumenti ai caduti in cattive condizioni. La fotografia della lapide di Rotterdam non è gran cosa, ma le scritte si leggono bene”. Quello che sappiamo in merito a Saporiti si collega alla storia della Prima Guerra Mondiale: “In Olanda – prosegue Besozzi – dal novembre 1919 confluirono dalla Germania oltre 200.000 prigionieri di guerra, di tutte le nazionalità, tra i quali molti italiani, che vennero rinviati appena possibile ai loro paesi, tranne gli ammalati curati fino alla guarigione o alla morte. A Rotterdam vi era un ospedale della Croce Rossa per gli italiani, con 150 posti, e i 29 elencati sulla lapide sono morti in questo ospedale, sepolti poi in gran parte al cimitero di Leusden”.
Se questa storia non vi è nuova, se avete già sentito parlare di Saporiti o di qualcuno di questi soldati o semplicemente se volete saperne di più scrivete a mariacarla.cebrelli@varesenews.it .