Notiziario: RICORDO DI FRIDOLIN VON SENGER.

RICORDO DI FRIDOLIN VON SENGER.

Fridolin von Senger und Etterline ( 1891-1963) nacque nel Baden Württemberg da una famiglia della vecchia nobiltà cattolica. Studiò a Oxford per due anni prima della Grande Guerra, parlava correntemente l’inglese, l’italiano, il francese. Scelse la carriera militare partecipando alle maggiori campagne della Prima e della Seconda guerra mondiale in Francia, a Stalingrado, in Sicilia, a Montecassino. Dal 1943 comandante del XIV Panzer Corps

Proveniva dalla cavalleria ed era molto critico verso il nazismo non avendone mai condiviso l’ideologia. Cattolicissimo, apparteneva all’ordine di San Benedetto vestendone le insegne come terziario benedettino. Arrivò in Italia nel 1943 e si deve a lui, in particolare, se il tesoro artistico e culturale dell’abbazia di Montecassino riuscì ad essere salvato.

Con la sua autorizzazione ed in collaborazione con il suo grande amico l’abate Gregorio Diamare numerosi abitanti di Cassino e dei paesi lungo le valli del Rapido e del Liri, in maggioranza donne, vecchi e bambini, trovarono rifugio tra le mura dell’abbazia. Circa 1500 persone che venivano rifocillate dai parenti rimasti nelle campagne con l’autorizzazione dalle sentinelle di von Senger.

Accadde che, prima del bombardamento alleato di Montecassino del febbraio 1944, i cimeli e le opere d’arte conservate nell’Abbazia furono sistemate dal tenente colonnello Julius Schlegel e dal capitano Maximilian Becker, entrambi appartenenti alla Divisione Hermann Göring, in circa 180 casse.
Successivamente vennero prelevate con autocarri per essere nascoste in un deposito della Divisione Göring a Spoleto.

Sarebbero poi state spedite “al sicuro” a casa del Feldmaresciallo a Carinhall in Germania. Il piano venne sventato da von Senger che in qualità di ufficiale più in alto grado dislocato lungo la “ Linea Gustav” intimò a Schlegel di consegnare al Vaticano il tesoro di Montecassino.

Quando era di stanza in Corsica, dopo l’8 settembre, ricevette direttamente da Hitler l’ordine di fucilare tutti gli ufficiali italiani catturati, stesso ordine impartito e purtroppo eseguito a Cefalonia. Von Senger rifiutò e, dopo essere stato autorizzato dal maresciallo Kesserling, fece trasferire oltre 200 ufficiali italiani in un campo di prigionia in Germania.

A Santa Maria al Monte, in provincia di Pisa, sulla facciata della chiesa di San Pietro in Vincoli una targa recita “ A Frido von Senger, generale tedesco antinazista e benedettino, che salvò centinaia di soldati italiani e il tesoro di Montecassino. Nel 70° anniversario della sua presenza a Villa Pozzo”.

Antonio A.