Il progetto “Lungo la strada del ritorno” nasce dalla convinzione che quella parte di storia italiana avvenuta in territorio russo durante la Seconda guerra mondiale, è stata una sciagura non solo per lo Stato Italiano e l’esercito, ma soprattutto per moltissime famiglie italiane. Ancora oggi, infatti, a distanza di quasi 75 anni dalla ritirata, non conoscono le circostanze che hanno portato alla morte dei propri cari o in quale luogo (campo di prigionia, fossa comune) siano stati sepolti.
Molte sono le testimonianze da parte dei reduci della “Campagna di Russia“ che riportano, anche a nome dei quasi 90.000 Caduti italiani, il loro desiderio di tornare “a baita”, come ricorda Mario Rigoni Stern. Il loro senso del dovere li ha tenuti incollati alla neve per tutto il gelido inverno del 1942-1943 e, solo dopo l’ordine di ripiegamento del 17 gennaio ’43, si è potuto procedere con il rimpatrio. Proprio in questa fase, si ebbero le conseguenze peggiori, soprattutto per le divisioni alpine “Vicenza”, “Julia” e “Cuneense”, alle quali gli ordini non arrivarono in tempo e anche per questo vi fu un numero rilevante di vittime. Nel 2010, è stata ritrovata nella steppa Russa la piastrina di riconoscimento di un nostro compaesano, Luigi Arnaldi, catturato durante la ritirata e deceduto poi in un campo di prigionia russo. Il ritorno di questa piastrina in patria è stato un avvenimento molto raro e che ha portato il nostro gruppo a riflettere sull’importanza di ricordare i combattenti. Infatti, molti di questi Caduti non hanno potuto lasciare alcun ricordo alle loro famiglie, nemmeno qualche loro lettera o oggetto affettivo, e sono dunque stati dimenticati per sempre.
L’intento di questa iniziativa è di percorrere la strada del ritorno in patria, sogno di tanti soldati ma mai realizzato a causa della loro morte.
Grazie al prezioso sostegno di alcuni appassionati per l’aiuto logistico e organizzativo, il progetto è cresciuto sempre di più nel corso dell’ultimo anno, fino ad aprire questa iniziativa non più al solo livello locale ma allargandosi anche a livello regionale, nazionale e internazionale. Stiamo coinvolgendo enti pubblici esterni al nostro circondario. Il gruppo è fortemente motivato nella realizzazione di questo progetto che avrà compimento nel mese di agosto 2017.
PROGRAMMA
Questo progetto avrà inizio da martedì 1 agosto 2017. Si parte da Vicenza con i mezzi: camper, auto e furgoni. I primi 3 giorni sono dedicati al trasferimento per raggiungere il paese di Rossosch, in Russia, attraversando gli stati di Slovenia, Ungheria e Ucraina. Questo piccolo paese si trova a circa 290 km a Est del confine Ucraina-Russia. Da venerdì 4 agosto cominceremo a spostarci lungo le rive del fiume Don dove inizieranno le riprese del documentario.
Lunedì 7 agosto avrà inizio la staffetta commemorativa che, con una media stimata di 10 km orari, si svolgerà in 12 giorni tra i 2800 Km che separano Rossosch da Vicenza. I 12 atleti (e 2 riserve) dell’Atletico Bastia si alterneranno con l’obiettivo di percorrere quotidianamente circa 20 chilometri cadauno. Nei 12 giorni di staffetta ci appoggeremo a 12 campi base dislocati a circa 240 km, tra Russia, Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca e Austria (un breve percorso di poche decine di km sarà anche in territorio tedesco).
La staffetta, dopo aver oltrepassato vari Paesi europei, giungerà, sabato 19 agosto alle ore 16.00, in Italia attraverso il passo del Brennero per poi toccare le province di Bolzano, Trento, Verona e Vicenza. L’itinerario terminerà a Vicenza nel “Piazzale della Vittoria” di Monte Berico.
1-2-3 agosto. Trasferimento da Vicenza a Rossosch con tappe a Budapest e Kiev. 4-5-6-7-8-9 agosto. Riprese video lungo il fiume Don.
Dal 7 al 19 agosto. Staffetta commemorativa con arrivo a Vicenza, Monte Berico.
Associazione storico-culturale “Tracce di Memoria"
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L’associazione è sorta a Isola Vicentina nel 2016 dal comune interesse di alcune persone nella salvaguardia e riscoperta delle vicende passate che interessano il territorio isolano e i suoi cittadini con l’intento di divulgarle alla cittadinanza. Per anni il gruppo si è dedicato alla ricerca di fatti e avvenimenti riguardanti la Prima e Seconda guerra mondiale nel Comune di Isola Vicentina.