L’11 aprile è andato in onda su Sky Arte Hd un documentario sullo scrittore sopravvissuto alla Shoah tratto dagli eventi organizzati a Torino da Giulia Cogoli per Intesa Sanpaolo
«Già l’anno scorso — spiega Giulia Cogoli, l’organizzatrice del ciclo —, nel centenario della nascita di Natalia Ginzburg, abbiamo dedicato a lei un ciclo di incontri da cui è nato un documentario, e quest’anno nel trentennale della morte ci è sembrato naturale rivolgere lo sguardo a Primo Levi. Credo molto nella lettura ad alta voce, e così abbiamo scelto tre interpreti eccezionali ai quali abbiamo affidato tre aspetti diversi della vastissima produzione letteraria di Levi».
Il materiale delle serate è confluito nel documentario prodotto a tempo di record: oltre alle scene delle letture, si possono vedere spezzoni storici in cui compare lo stesso Levi, testimonianze e contributi di studiosi italiani e personalità internazionali (intervengono, da oltreoceano, anche lo scrittore Jonathan Safran Foer, e l’attore John Turturro che ha interpretato Levi nel film tratto da La tregua del 1997, di Francesco Rosi). Oltre a materiali d’archivio, interviste a Walter Cronkite e a Benjamin Ferencz e altri testimoni di Norimberga, e con le immagini create con la sabbia dall’artista israeliana Ilana Yahav.
«Ciascuna delle serate — prosegue Cogoli — era dedicata a un aspetto dell’opera di Levi. Il primo incontro, con Gioele Dix, era dedicato ad Auschwitz; il secondo, con Sonia Bergamasco, proponeva invece un Levi meno conosciuto ma importante, con le “invenzioni” letterarie dello scrittore, i suoi testi fantastici e quasi fantascientifici, che pure non si distaccano dal Levi che conosciamo: Il passa-muri, ad esempio, è sì una storia di fantasia, ma parla di un uomo prigioniero che riesce a fuggire passando attraverso i muri... La terza serata era dedicata ai mestieri, al lavoro, e al suo lavoro di chimico: Fabrizio Gifuni ha letto un montaggio di brani dal Sistema periodico e da La chiave a stella, e da poesie come Le pratiche inevase».