Nel suo libro "la Juila muore sul posto", il tenente degli alpini Mario Tognato racconta la tragica ritirata di Russia.
Tra i tanti episodi riproproniamo quello relativo al pranzo di Natale del 1942, nella certezza che anche nel nostro ricco Natale e tra le nostre tavole imbandite, ci siano il tempo e lo spazio per regalare un pensiero a tutti coloro che hanno sofferto e che da quelle terre lontane non sono più tornati.
Come scrive Tognato nell'introduzione: "Ai giovani di allora, che in un ideale hanno creduto e che per esso hanno lottato, sofferto e sono morti, e ai giovani d'oggi, perché rispettino gli ideali degli altri e su di essi innestino il proprio, con l'augurio e la speranza che per esso abbiano solo da lottare e da soffrire, ma non da morire, rivolgo questo mio libro."