Milano brucia ancora, sono i lasciti degli ultimi attacchi, il cielo è oscurato da una spessa coltre di fumo, ora il Bomber Command viene a darle il colpo di grazia, ma c'è di più: sfruttando i roghi già attivi, innescando nuovi incendi, si può tentare nuovamente di originare una tempesta di fuoco.
Punto di mira è sempre il Duomo. Demolizioni, macerie, sangue, fuoco... È un colpo durissimo per Milano; la città diviene nuovamente una fornace e l'aria dalle campagne è attirata verso il centro. Le vie sono sferzate dal vento, gli incendi si uniscono. Il mostro di fuoco sta nuovamente nascendo, stanotte sarà feuersturm?
L'uragano di fuoco non vi fu, la solidità della città contro le fiamme non venne meno e le braccia dei milanesi si misero all'opera: si lottò duramente contro gli incendi, i cittadini erano ora come soldati al fronte, la linea del fuoco era la città stessa, su cui il nemico aveva portato la guerra.
Alle ferite gravissime già subite si aggiunse pure la distruzione del Teatro alla Scala, ma Milano sopravvisse e perciò vinse la battaglia.
I bombardamenti "terroristici" ebbero fine... Eppure una nuova fase si aprì dopo l'armistizio, le bombe sarebbero cadute ancora e tante calamità avrebbero nuovamente portato. Ma la prova più dura era superata, la grande città ce l'aveva fatta!