Notiziario: Medaglia d’oro a Carlo Ederle

Medaglia d’oro a Carlo Ederle

di Federico Sibella

Nella giornata di ieri, 23 gennaio, il Re ha deciso di conferire motu proprio la medaglia d’oro al valor militare alla memoria del maggiore Carlo Ederle, caduto il 4 dicembre scorso a 24 anni, durante gli scontri presso l’ansa di Zenson.
Già più volte decorato per il grade valore dimostrato negli scontri sul Carso (3 medaglie d’argento e la croce di guerra francese), la sua audacia ed il suo esempio gli erano valsi il soprannome di “Guida del Carso”.
Nato a Verona il 29 maggio 1892, frequentò il Regio Ginnasio Liceo “Scipione Maffei” per poi studiare Ingegneria a Padova, la sua passione per la vita militare lo portò ad iscriversi all’Accademia Militare di Artiglieria e Genio a Torino uscendone nel 1912 col grado di sottotenente d’artiglieria. Un anno dopo è promosso a tenente ed assegnato all’80° Reggimento d’artiglieria da campagna a Verona. Nel 1915 è promosso Capitano ed assegnato al 320º Reggimento d’artiglieria.

Il battesimo del fuoco lo ebbe all’entrata in guerra dell’Italia in Cadore, passando poi al Centro sperimentale di artiglieria di Ciriè. Dopo poco tempo presentò domanda per ritornare al fronte, fu riassegnato in servizio sul Carso. Sempre in prima linea a totale sprezzo pericolo, fu ferito gravemente ad una spalla nel 1916. Nel dicembre dello stesso anno, fu designato dal generale Nobili alla direzione dl tiro di controbatteria delle artiglierie della 3ª Armata. A tale scopo costituì un gruppo di Osservatori d’Armata avanti lo scopo di studiare preventivamente le mosse nemiche e fornire indicazioni utili ai comandi.
Il 2 febbraio del 1917 venne insignito personalmente dal comandante dell’esercito francese, generale Robert Georges Nivelle, della Croce di guerra. Nel maggio del 1917 viene nuovamente ferito, il 6 agosto fu promosso al grado di maggiore per meriti di servizio.
Successivamente agli avvenimenti di Caporetto, fu in prima linea per l’organizzazione della ritirata ed il ripiegamento dei reparti d’artiglieria della 3ª Armata sul Tagliamento.
Il pomeriggio del 4 dicembre 1917, durante gli scontri della fanteria italiana a Zenson di Piave, fu colpito mortalmente al collo da un proiettile di mitragliatrice.