Sono passati 12 anni da quel 16 giugno del 2008, quando il "sergente della neve", Mario Rigoni Stern è andato avanti, ma la sua testimonianza sulle vicende vissute durante la seconda guerra mondiale, è più viva che mai; le sue storie dell'Altopiano continuano ad parte della nostra memoria collettiva.
Noi lo ricordiamo così:
"Quando il bel tempo corrisponde alla mia disponibilità, allora amo andare con i miei ricordi per sentieri e strade forestali; osservo, anche, o ascolto, i segnali che la natura comunica con l'evolversi delle stagioni e degli anni. Ma è quando mi accompagno con gli amici o con personaggi della mia terra che il camminare è più assorto e riflessivo. Questi compagni di cammino non sono più fisicamente presenti, il loro corpo è rimasto in luoghi lontani: su montagne o nella steppa, insepolto; o in cimiteri di paese con una semplice croce, o di città con lapidi e fiori. E' con loro che mi accompagno e ragiono, ricordando. Qualcuno che non crede, o che crede, può guardare con benevola indulgenza a questo mio modo di esistere. Non me ne importa: ho anch'io molti dubbi ma mi piace, a volte, ignorarli."
Mario Rigoni Stern , “Storie dall'Altipiano”