di Sven Hussle
Non si parla di operazioni militari, strategie, burocrati o generali, di vinti o vincitori, "si parla solo di Guerra", spogliata di tutti i contorni storici, date, mappe geografiche, armamenti e tutto ciò che da sempre siamo stati abituati a leggere fin dall'infanzia nei libri di scuola. Siamo di fronte ad Una testimonianza, fredda, a tratti "sembrerebbe distaccata", e cruda di ciò che è stato IL Secondo Conflitto Mondiale. Il tutto visto dagli occhi e vissuto dai personaggi della 5° compagnia di disciplina, soldati senza idoli, svuotati della loro dignità, sull'orlo di un continuo esaurimento, poichè rincorsi quotidianamente dall'unico sentimento che poi è il filo conduttore di tutta la prosa ...la paura di morire...Chi cede autolesionandosi, chi aspetta ormai, impassibile l'ora del tragico destino, chi fraternizza con il nemico, poichè del resto il vero ideale che accomuna tutti, sul fronte, e la consapevolezza di essere mandati a morte da fanatici, bugiardi ed "imbianchini isterici". Tutto ciò è racchiuso in questo prima volume, autobiografico, una denuncia a tutto ciò che è stato il più grande crimine della storia dell'umanità.
Alessio