Notiziario: LUTTI: FEDERAZIONE DI SALERNO

LUTTI: FEDERAZIONE DI SALERNO

Il nostro Socio Combattente Cav. Filippo Rocco non è più. Il giorno 9 Maggio 2020 ci ha lasciati, ma resta impressa nelle nostre menti la gioia di averlo festeggiato; il 2 Febbraio 2020, infatti, la Federazione di Salerno, unitamente alla locale Sezione e all’Amministrazione Comunale, in una bella Domenica, fu protagonista dei suoi festeggiamenti per aver raggiunto il secolo di vita.
Ricordiamolo per gli insegnamenti che ci ha lasciato.

"Se ne è andato in un pomeriggio di primavera nell’anno dei suoi 100 anni e da oggi, il valoroso eroe della seconda guerra mondiale, «brillerà come una stella». Il Caporale Rocco Filippo, nacque a Siano il 2 febbraio 1920 da Vincenzo e Antonia Di Benedetto. Chiamato alle armi per gli obblighi di leva, divenne Caporale del 79° Reggimento Fanteria, divisione «Pasubio» in Africa Settentrionale. Combatté nelle steppe russe, partecipando con l’ARMIR alle operazioni sul Don. Dimostrò coraggio in battaglia. Gli fu quindi conferita la Croce di Guerra al Valor Militare, perché sul fronte del Don a Certkova in Russia, dal 26 dicembre 1942 al 15 gennaio 1943, «durante il ripiegamento sotto continua pressione avversaria e ripetuti attacchi di carri armati e di aviazione, affrontava con sangue freddo i rischi derivanti dall’enorme superiorità nemica, in eccezionali, durissime condizioni di clima. Accerchiato, reagiva decisamente e con ripetuti attacchi all’arma bianca, che costavano sanguinosi sacrifici, riusciva a svincolarsi ed a raggiungere il resto della colonna». A ricordarlo, lui stesso, nei suoi preziosi racconti che amava condividere con i suoi nipoti. «Dopo un violento fuoco di artiglieria, i Russi attaccarono in massa – ripeteva Rocco Filippo - Furono giorni di disperazione, 48 gradi sotto zero e con le ultime forze rimaste, nel villaggio di Certkova, andammo ancora all’assalto. Riuscimmo a rompere l’accerchiamento, le notti a seguire furono drammatiche. La neve mi faceva da materasso e il cielo da coperta». Ed ora, che il Caporale non c’è più, lascia a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo, l’esempio di un uomo valoroso. «Sono una persona fortunata – sottolinea il nipote Rocco Di Filippo, assessore al comune di Siano - il nonno è stato e sarà sempre il mio faro che mi indicherà la strada quando è buio. È stato un bravo padre, un coraggioso Caporale, un grande nonno: il mio amato nonno Rocco. Ha deposto le armi e si è ricongiunto ai suoi cari. Io porto con orgoglio il suo nome». In tanti gli hanno dedicato un pensiero. «Continuerà a vivere tramite i ricordi e gli insegnamenti che ci ha lasciato in eredità». «Ci lascia un uomo giusto: nei sentimenti, negli affetti, nella difesa dei valori più veri, ci mancherà».

Lara Adinolfi