LUTTI: FEDERAZIONE DI PADOVA, SEZIONE DI MONSELICE, IN RICORDO DI GIUSEPPE TREVISAN
All'età di cento anni se n'è andato anche Giuseppe Trevisan, presidente della sezione di Monselice, per molti anni consigliere provinciale e preziosissimo collaboratore della nostra associazione.
Testimone con i suoi numerosi libri delle vicende della seconda guerra mondiale e dell'internamento.
Ecco come si raccontava nella presentazione della sua pagina introduttiva del suo blog:
https://giuseppetrevisan1918.wordpress.com/
Sono figlio del mugnaio Giacomo, che da giovanissimo non poco peregrinò per lavorare in vari mulini veneti, partendo da Carrara SanGiorgio (PD) dove era nato.
Dopo il servizio militare di leva, nel 1913 mio padre approdò ad un mulino di terraferma ad Ariano Polesine (RO), e qui incontrò mia madre, Teresa Nagliati, orfana di un mugnaio del Po.
Si fidanzarono, ma presto, nel 1915, mio padre fu richiamato alle armi, a causa della guerra.
Nel settembre del 1917 Giacomo e Teresa si sposarono per procura, come in quegli anni fecero tante altre coppie. Sono nato ad Ariano Polesine il 29 novembre 1918. Nel 1920 una zia di mia madre, Luigia, vedova e senza figli, cessato il suo lavoro di levatrice del paese, diede i suoi averi a Teresa e a suo fratello Giacinto affinché potessero acquisire un mulino, di cui mio padre divenne il gerente.
Fino al 1936 la mia famiglia passò per vari paesi della provincia di Rovigo: a Costa,dove ho fatto le elementari, a Lendinara, dove mi sono preparato all’esame di ammissione alle medie, a San Bellino, dove feci sei anni di scuole medie a Rovigo, infine a Monselice (PD), dove requentai l’ultimo anno delle magistrali nell’anno 1936-37. Nel 1939 vinsi il concorso per il posto di di ruolo di insegnante e ottenni anche l’ammissione all’Università nella facoltà di Magistero.
Furono per me due risultati significativi perché, oltre all’autonomia finanziaria, mi consentirono l’esenzione dalla chiamata alle armi fino al novembre del 1941. Fui assegnato a Siracusa come ‘territoriale’ a difesa della Sicilia, e poi inviato qua e là fino a trovarmi a Trento all’inizio del settembre 1943.
Là fui fatto prigioniero dai tedeschi che mi spedirono in Germania, da dove ritornai solo il 13 settembre 1945. Ripresi ad insegnare, e l’anno successivo mi sposai con Maria; in seguito mi diplomai Geometra, per dare un aiuto tecnico al suocero che era capomastro.
Ebbi quattro figli: Emanuela, Massimo, Daniela e Camillo.
In pensione da maestro nel 1971, terminai solo nel 2000 il mio lavoro come geometra. Libero ora da impegni di lavoro, mi misi a riordinare i ricordi della mia vita, scrivendo in due anni circa seicento pagine. Fu così che mio figlio Camillo mi spronò a raccogliere le memorie che riguardavano mio fratello Canzio, morto prigioniero in Germania. Cosa che feci, e poi continuai con altre memorie.
Fino all’attuale settembre del 2014 ho scritto cinque libri di memorie di guerra e altri tre di ricordi legati alla mia vita giovanile:
sono libri scritti con l’aiuto ‘tecnico’ del figlio Camillo, e con l’aiuto essenziale di molti amici; ad essi tutti vanno i miei ringraziamenti.
Questi libri non sono in commercio, ma si possono trovare, stampati, presso la Biblioteca Comunale di Monselice.
Essi sono anche disponibili, in formato digitale, alla pagina Internet: “giusepptrevisan1918.wordpress.com” .