Notiziario: Lo zaino e l’ affardellamento nella Grande Guerra.

Lo zaino e l’ affardellamento nella Grande Guerra.

L’ affardellamento  è l’ insieme dei materiali che il soldato doveva portarsi durante le marce: zaino, tascapane, giberne, tutti gli attrezzi necessari per lo scavo, quelli relativi alla cura della persona e dell’ uniforme, borraccia, gavette, munizioni, cappotto o mantellina, telo della tenda e relativi picchetti.Tutti materiali che lo avrebbero reso autosufficiente per alcuni giorni.

Mediamente un soldato durante la Grande Guerra, fucile compreso, si caricava circa 25 – 30 Kg. di materiale.

Dopo i primi scontri ci si rese conto  che l’ affardellamento completo era di troppo impiccio per i soldati nel terreno devastato dalle esplosioni e tra i grovigli di filo spinato, cosi l’ equipaggiamento del Fante in prima linea e nelle azioni di attacco era ridotto all’essenziale, le armi, le giberne, la borraccia e la gavetta, gli attrezzi di scavo, ed il tascapane con le razioni di riserva in caso di attacco. Lo zaino con il suo contenuto e il resto del materiale personale era lasciato negli accampamenti delle retrovie .

Gli Ufficiali non marciavano con lo zaino, il loro bagaglio era custodito dagli attendenti che lo portavano su carri di trasporto e lo disponevano negli alloggi riservati.

Lo zaino italiano

Lo zaino italiano, di tela impermeabile, era di colore grigioverde,  mod. 1907 per truppe a piedi, anche le cinghie erano dello stesso colore.Al suo interno vi era la biancheria di ricambio, l’occorrente per la pulizia personale, due razioni viveri di riserva e dodici caricatori da 6 cartucce  6,5 mm. per il fucile Mod. 91. All’esterno erano arrotolati sulla sommità la mantellina, il telo da tenda ed i relativi picchetti. La vanghetta o il piccozzino erano tenuti sul lato sinistro esterno, fissati da legacci in cuoio, la gavetta invece era fissata all’esterno nella parte centrale.Il tascapane Mod. 1907, di materiale simile allo zaino, aveva legacci in cuoio. In assetto di marcia era fissato sotto lo zaino, mentre in prima linea era portato, in assenza dello zaino, con la cinghia allungata a tracolla sul fianco sinistro posteriore. Al suo interno era custodita la forma di pane, il gavettino e le posate, al suo esterno la borraccia Mod. 1917. In prima linea all’interno del tascapane trovavano posto i viveri di riserva, pane, gallette, scatolette di carne e le cartucce .

Lo zaino austriaco

Lo zaino della fanteria di linea austriaca del 1914 era il  “kabfelltornister “ mod. 1887 in cuoio di vitello con pelo, di colore marroncino rossiccio.

Al suo interno, contenute in modo rigidamente prescritto vi erano, a partire dal fondo, le razioni di riserva, scatolette di carne, gallette secche, sale e tabacco, caffè e zucchero in sacchetti di tela. Sopra vi era il necessario per la pulizia personale, sapone, spazzolino da denti, pettine ed asciugamano. Vi erano poi altri oggetti per la cura dell’uniforme: grasso per gli scarponcini, set con ago e filo. Sulla sommità un cambio di biancheria intima compresa una panciera di lana.

Completavano la dotazione il materiale per l’accampamento, telo tenda e tre picchetti.

Sull’esterno dello zaino erano legati un paio di scarponcini di riserva e, attorn , il pastrano arrotolato con sopra la gavetta.

Sotto lo zaino era agganciato un bauletto dello stesso materiale dello zaino nel quale erano conservate le cartucce di riserva per il fucile Mannlicher, 16 caricatori da 5 colpi per un totale di 80 cartucce .

Il tascapane, una sacca di spessa tela color beig , si portava a tracolla sul fianco sinistro, al suo interno completavano la dotazione del soldato l’occorrente per fumare, le posate e gli strumenti per la pulizia del fucile; in un altro scomparto trovavano posto le razioni di pane e la borraccia smaltata di colore azzurro contenente il caffè, posta in una taschina affinchè non si rovesciasse.Nel corso della guerra la mancanza di materiali fece si che venisse distribuito al posto dello zaino di cuoio, troppo costoso ed elaborato da produrre, il “ Rucksack  tirolese “ , lo zaino floscio a sacco di tela con due grandi tasche esterne, già distribuito alle truppe di montagna.