Voci e ombre dal Don: il nuovo libro sull’Armir di Pino Scaccia
La tragedia dell’Armata Italiana in Russia (ARMIR) è ancora oggi molto sentita in chi ha ereditato da genitori o nonni, il dubbio. Il non aver mai conosciuto la fine di migliaia di alpini, fanti e artiglieri provenienti da tutto il paese, ha generato nel tempo un forte desiderio di scoprire, di ritrovare, di rintracciare, i segni o i resti di quei ragazzi.
Questo libro riunisce tante storie attraverso documenti, lettere, memoriali e aiuta a riprendere le ricerche. Dal mistero di Giuseppe Accettura a Enea il pacifista; passando attraverso Ceriani l’elettricista o Pons “il bombarolo”; e ancora le lettere del nonno Gastone o di Giuseppe Piervitali. Ma sono tantissime le storie raccontate in questo ultimo lavoro di Pino Scaccia, che è diventato negli anni un punto di riferimento per chi sta cercando i dispersi di Russia.
Il libro esce in prossimità dell’inizio dello scavo delle fosse di Kirov. La grande speranza per i familiari dei dispersi dell’Armir che sono ancora più o meno quarantamila. Una cifra enorme. Tante saranno le storie ancora da scoprire, racchiuse nella gigantesca fossa comune venuta alla luce a ridosso della ferrovia Transiberiana.
L’autore
Inviato storico del Tg1 Rai ha seguito tutti gli avvenimenti più importanti degli ultimi trent’anni, sia in Italia che all’estero. Alla tragedia dell’Armir ha dedicato numerosi reportage, dopo essere entrato per primo negli archivi di Mosca e aver scoperto documenti nascosti per mezzo secolo dal regime sovietico.
Ha scritto nove libri, due dedicati alla campagna di Russia: “Sulle tracce di un esercito perduto” (Nuova Eri, 1992 riedito da Tra le Righe, 2015) e “Lettere dal Don” (Rai Eri, 2011).
Molto attivo sul web, ha attivato un blog dedicato alla ricerca dei dispersi e una pagina Facebook con banca dati e indirizzi utili.