di Alessandro Brezzi
Il libro ricostruisce le vicende di un ufficiale greco, Theodore Meletiou, prigioniero in un campo di detenzione nei pressi di Poppi e poi fuggiasco dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Accolto da una famiglia di mezzadri, con il loro consenso si finge “Mario Certini”. Entra a far parte di un neo-costituito comitato di azione antifascista, esercitando un'intensa attività partigiana e aiutando numerosi prigionieri greci in fuga. Alla fine del '43 si trasferisce a Roma e diventa vice-capo di un’organizzazione clandestina messa in piedi dall'amico Evanghelos Averoff, in seguito ministro degli esteri della Grecia. Nel dopoguerra si stabilisce in Italia divenendo console onorario a Milano. Riconoscente verso la famiglia Certini, è tornato più volte a Poppi. A corredo della pubblicazione vengono riportate integralmente alcune testimonianze dirette, tra le quali quelle di Tatiana Averoff, figlia di Evanghelos, e Gino Certini.