Il diario ci restituisce il ritratto di un poeta legato ai valori della tradizione contadina, un uomo a tutto tondo. È partito per la guerra convinto della necessità di liberare Trento e Trieste, senza mire di egemonia su altri popoli, crede in Dio, ha ricevuto una solida formazione scientifica e la usa per spiegare i fenomeni naturali e sociali secondo gli strumenti scientifici dell’epoca.