Notiziario: LE PORTATRICI CARNICHE

LE PORTATRICI CARNICHE

Spesso quando si parla di guerra si pensa alle sofferenze ed al valore degli eserciti al fronte, alle battaglie, alle gesta eroiche dei soldati, ma la guerra è sempre un evento che coinvolge e sconvolge tutta la popolazione: oltre che al fronte le guerre si combattono tra le sofferenze dei civili che lottano per sopravvivere.

Durante la Grande Guerra le popolazioni del Trentino, del Veneto, del Friuli e della Venezia Giulia, vissero in prima persona questa immane tragedia e, in alcune situazioni, riuscirono a fornire un supporto importante agli eserciti in prima linea. Le Portatrici Carniche ne furono un'esempio: queste donne di ogni età, spesso con i propri congiunti in trincea a combattere, trasportavano infatti nelle loro gerle, dalle retrovie alle prime linee, munizioni, cibo, rifornimenti vari, percorrendo sentieri di montagna impervi spesso sotto il tiro dei cecchini nemici.

La loro opera è stata un aiuto insostituibile per gli uomini in prima linea e, nel 1997, l'allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, si recò a Timau, in Carnia, per rendere omaggio alle poche ancora in vita e onorarle con il conferimento della simbolica Medaglia d'Oro al Valor Militare a una di loro, caduta sotto i colpi di un cecchino austriaco nel 1916: MARIA PLOZNER MENTIL:

Madre di quattro figli in tenera età e sposa di combattente sul fronte carsico, non esitava ad aderire, con encomiabile spirito patriottico, alla drammatica richiesta rivolta alla popolazione civile per assicurare i rifornimenti ai combattenti in prima linea. Conscia degli immanenti e gravi pericoli del fuoco nemico, Maria PLOZNER MENTIL svolgeva il suo servizio con ferma determinazione e grande spirito di sacrificio ponendosi subito quale sicuro punto di riferimento ed esempio per tutte le "portatrici carniche", incoraggiate e sostenute dal suo eroico comportamento. Curva sotto il peso della "gerla", veniva colpita mortalmente da un cecchino austriaco il 15 febbraio 1916, a quota 1619 di Casera Malpasso, nel settore ALTO BUT ed immolava la sua vita per la Patria. Ideale rappresentante delle "portatrici carniche", tutte esempio di abnegazione, di forza morale, di eroismo, testimoni umili e silenziose di amore di Patria. Il popolo italiano Le ricorda con profonda ammirata riconoscenza.