Una storia italiana
«Da Caporetto alla vittoria, storia di un alpino» è diventato un libro di 80 pagine, scritto da Walter Riccio con tavole di Giulia Massaglia e Luigi Piccatto, astigiano, grande firma di «Dylan Dog». «Abbiamo cercato di raccontare la disumanità della guerra senza retorica, con un linguaggio che consente di far capire meglio ai ragazzi che cosa fecero giovani come loro, un secolo fa, per difendere la Patria, semplicemente per spirito di dovere» spiega Piccatto, 62 anni, astigiano doc (è di Castagnole Lanze). E aggiunge: «Abbiamo beneficiato della consulenza di uno storico illustre come Aldo A. Mola. Poi siamo partiti in perfetta autonomia, senza censure o preclusioni».
Dedicato ai giovani
«Nello spirito di questo libro e nel modo nuovo di raccontare pagine importanti della nostra storia - ha annotato il generale Graziano, che non ha nascosto la sua passione per “Dylan Dog” - ho intravisto la possibilità di poterne farne un veicolo d’informazione per i giovani. È un racconto che fa bene soprattutto a loro. Molto spesso i ragazzi di oggi non conoscono la differenza tra sconfitta e vittoria, per loro forse è tutto più semplice; in questo libro c’è un messaggio importante perché nasce con una sconfitta di Caporetto, momento in cui il Paese sembrava crollare, per rinascere dopo sull’onda dell’ideale di Patria. E ci può aiutare per un futuro migliore: di pace».