Il campo della militaria a volte riserva sorprese inaspettate, a lungo infatti ho erroneamente creduto che le foto che rappresentavano elementi della Regia Marina con addosso il camisaccio estivo e i pantaloni in panno della tenuta invernale fossero relative a una tenuta di "mezza stagione" utilizzata nei mesi di transizione tra estate e inverno. Invece si tratta di una vera e propria tenuta estiva, realizzata appositamente per limitare l'utilizzo di un prodotto del quale si era verificata in Italia una vera e propria carenza negli anni immediatamente precedenti il Secondo Conflitto Mondiale. Si verificò infatti in Italia una carenza di oli, e di conseguenza anche dei prodotti da questi direttamente derivati come il sapone. Fu proprio la carenza di sapone (inserito anche nelle tessere annonarie dell'epoca e quindi razionato) a far sì che la Regia Marina, che in estate vestiva la quasi totalità dei propri componenti di bianco, adottasse questa soluzione per limitare per quanto possibile l'uso del prezioso sapone, pertanto con il Foglio d'Ordini n° 135 del 12 giugno 1940 venne disposto che:
"... sino a nuovo ordine, per tutto il personale della R.Marina, la divisa estiva sia sostituita dalla divisa mista, composta come la divisa estiva regolamentare, nella quale i pantaloni e le scarpe sono sostituiti con le scarpe nere [...] Per i sergenti, sottocapi e comuni, si consente a bordo e nell'interno degli stabilimenti militari, l'uso della divisa mista senza camisaccio, con il solo farsetto bianco. Si autorizza ad estendere l'uso della divisa da lavoro agli ufficiali e ai sottufficiali a bordo e nell'interno degli stabilimenti militari [...] ferme restando le attuali norme per gli ufficiali e sottufficiali di guardi e per il personale delle mense e quadrati [...]" Detta divisa venne successivamente posta in disuso a partire dall'estate del 1948. Fonte: Gino Galuppini, Le Uniformi della Marina Militare Vol. II (Roma, USMM, 1999) |