La deportazione dei militari italiani nei lager nazisti: convegno a Palazzo Doria Spinola
Genova - Si parte con La deportazione dei militari italiani nei lager nazisti, convegno che si terrà lunedì 29 gennaio nella Sala del Consiglio Metropolitano di Palazzo Doria Spinola (Largo Eros Lanfranco 1), alle ore 15.30, e che, presieduto dal presidente ILSREC Giacomo Ronzitti e concluso da un intervento del ministro della Difesa Roberta Pinotti, affronterà il tema degli internati militari italiani (Imi). Attraverso le relazioni di Alberto De Bernardi, La guerra e le Resistenze europee (Università di Bologna), Maria Teresa Giusti, La difficile scelta degli internati militari italiani (Università di Chieti) e Nicola Labanca, La nuova storia delle Forze Armate della Repubblica (Università di Siena), verrà analizzato e approfondito un fenomeno imponente, non compreso immediatamente dalla storiografia che, nel dopoguerra, si concentrò principalmente sulla lotta condotta dai “partigiani di montagna”, e scivolato nel silenzio pubblico e privato.
Genova - Circa 650.000 soldati, dopo l’8 settembre 1943, di fronte alla possibilità di aderire alla Repubblica di Salò ed essere liberati, si rifiutarono e finirono nel “sistema dei lager”, preferendo conservare la loro dignità, rigettare la guerra e schierarsi contro il fascismo. Non prigionieri di guerra ma, appunto, “internati militari italiani”: questo il loro status.
Si aprì un altro conflitto o, meglio, un’altra Resistenza, quella di cui parlò l’ex internato Alessandro Natta nel suo libro, scritto nel 1954, rifiutato e pubblicato quarantadue anni dopo, con l’intento di ricordare la tenace resistenza dei militari italiani in Germania e “riabilitare” un esercito uscito sconfitto dalla Seconda guerra mondiale e dalla Liberazione, senza appoggi dei vertici militari e politici e senza riconoscimenti nella neonata Repubblica.
Per maggiori informazioni, si rimanda al sito www.ilsrec.it.