L’OLOCAUSTO DELL’ARTE: VILLA BERTI
Villa Berti già Soderini a Nervesa della Battaglia (TV) Villa Berti, nome del proprietario Pietro Carlo Berti, che l’acquistò e restaurò nel 1852, già Soderini, dalla nobile famiglia fiorentina che la possedeva, era un mirabile esempio di complesso di villa veneta valorizzata dalla presenza degli affreschi del Tiepolo, del Canal, del Battaglioli, dello Zugno, del Buonarroti e altri. Durante gli eventi bellici venne distrutta e con essa anche il patrimonio storico artistico mobile che vi era custodito: tra questo, si ricordano le tele di Tiziano, del Caravaggio, del Dal Santo e dello Zimbellino. Le prime ferite vennero inferte alla villa già il 26 novembre 1917, quando le granate incendiarie lanciate dall’artiglieria austro-ungarica mandarono in fiamme la copertura, e distrussero gran parte dei capolavori contenuti. Ma la vera devastazione avvenne nelle giornate della Battaglia del Solstizio, nel giugno del 1918, quando la villa divenne un caposaldo attorno al quale vennero sferrati i più aspri attacchi e contrattacchi, ma dopo i quali della villa non rimasero che ruderi. Cinque giorni per distruggere secoli di storia dell’arte.