Istria, Fiume e Dalmazia; la tragedia degli Esuli, di Waldimaro Fiorentino.

Solo da qualche anno gli italiani cominciano a prendere coscienza della tragedia degli Esuli dall’Istria, Fiume e dalla Dalmazia; ed è coscienza incompleta, perché la maggior parte di coloro che, sino, ad ora, ne hanno parlato, ne hanno fornito una visione, spesso volutamente, parziale.

Questo libro corregge questa impostazione e soprattutto ricorda pagine di storia spesso dimenticate o, addirittura, ai più sconosciute: la prima grammatica della lingua italiana in Dalmazia; i primi studi sulla nostra lingua compiuti da istriani e dalmati; il dalmata Niccolò Tommaseo che scrisse circa cento opere, tra le quale l’immenso «Nuovo dizionario dei sinonimi della lingua italiana»; i tanti dell’Istria, Fiume e Dalmazia che combatterono per l’Italia e che onorarono il nostro Paese nello sport; le origini dell’odio antitaliano in quelle terre; la doppiezza dell’Austria che poi avrebbe accusato l’Italia di tradimento; l’unificazione realizzata dai Savoia, salvò l’Italia dalla sua cancellazione; ed ancora le Beatificazioni «incredibili»; dalla prima guerra mondiale forse premesse per la seconda; Ragusa nella Dalmazia, considerata la quinta repubblica marinara italiana; la crescita dei croati a danno degli italiani; la tragedia delle foibe; i sospetti sul comportamento di Alcide Degasperi; un esodo immane; l’impegno dell’Italia a sostegno dei profughi.