Il Presidente Nazionale dell’A.N.C.R., comm. Sergio Paolieri, ha presenziato domenica 25 febbraio, alla 98esima edizione della “festa dei Caduti” che si è svolta a Cesarolo (Venezia).
Oltre sessanta le bandiere associazionistiche presenti a Cesarolo, provenienti da tre Regioni e ben dieci Provincie differenti (Venezia, Treviso, Verona, Padova, Udine, Pordenone, Trento, Rovigo, Vicenza, Gorizia).
Dopo la deposizione della corona d’alloro in onore dei Caduti in guerra presso il Monumento, l’alzabandiera sulle note della “Leggenda del Piave” Il Presidente Paolieri ha tenuto un breve discorso che di seguito riportiamo integralmente:
"Ringrazio gli organizzatori dell'invio fattomi questa manifestazione, sono particolarmente contento perché mio padre ha combattuto in queste zone, nel 1916 il giorno di San Giuseppe
combattimento all'arma bianca fu fatto prigioniero
inviato al campo di concentramento di Mathausen.
Siamo qui per onorare tutti i caduti delle guerre del 900 e per ringraziare il lavoro di memoria e di ricordo in particolare della federazione di VENEZIA e della Sezione di CESAROLO.
Ricordiamo il grande sacrificio compiuto, avevamo un esercito inferiore in armamenti ed esperienza, costretti ad una guerra di attacco.
Subimmo una grave rottura a Caporetto dalle forze congiunte Austro Tedesche, la stampa mondiale indicò la nostra fine.
Ma non fu così, sul Piave il primo attacco Austro Tedesco fu respinto esclusivamente dal nostro esercito, aiuti alleati arrivarono più tardi. A Vittorio Veneto ebbero anche loro la loro Caporetto, dovettero firmare la resa senza
condizioni. Era il 4 Novembre 1918.
Gli alleati non riconobbero quanto pattuito, per cui avemmo la Vittoria sul campo di battaglia ma la perdita al tavolo della pace. Vittoria mutilata.
La nostra associazione si sta rinnovando, abbiamo un rinnovamento generazionale determinato dalla media dei 95/97 anni dei nostri soci combattenti, abbiamo necessità di nuove adesioni affinché la storia sia scritta e raccontata con onestà "ADERITE".
Elemento primario sono i contatti con le scuole, il futuro sta li dentro mi risulta che tutte le nostre federazioni hanno difficoltà, le direzioni scolastiche non sono sensibili alle nostre proposte, per il prossimo futuro noi dovremmo riuscire a entrare in contatto con il Ministero dell'Istruzione affinché si possa firmare la convenzione di collaborazione con le scuole come già fatto con altre associazioni similari.
Occorre presentare a tutte le istituzioni progetti che dimostrino la nostra capacità organizzativa e di studio nel ricordo e nelle indicazioni per la PACE.
RAMMENTARE E ONORARE questo giorno di ricordo ci deve far riflettere nel ricordare particolare la guerra di liberazione, i nostri soldati partigiani con le stellette, i soldati del nuovo esercito, gli I.M.I. 650.000 soldati di cui 45.000 non tornarono, resistenza senza armi, dimostrarono al mondo la grande dignità del soldato italiano.
Credo che non vi siano esempi in altri eserciti. con il NO hanno dimostrato al mondo la loro dignità, creando i presupposti per la nuova Italia libera e democratica ma SONO STATI DIMENTICATI.
Dobbiamo provvedere celermente a riportare alla memoria collettiva tutte queste vicende. Noi vogliamo ricordarli e portare alla memoria del popolo italiano questo loro estremo sacrificio e noi ci impegniamo perché ciò awenga. In questo senso bisogna impegnarsi affinché i giovani delle scuole possano avvicinarsi alla nostra Associazione. Il mio invito particolare alle Federazioni e Sezioni è di adoperarsi affinché i nostri combattenti portino i loro ricordi di guerra per la Pace.
Abbiamo creato un comitato pro emergenze con proprio statuto che indica "raccolta fondi per la ricostruzione dei monumenti e tutto ciò che è la nostra storia e il sacrificio dei nostri caduti nelle città e villaggi terremotati".