Notiziario: Il più giovane ufficiale del Regio Esercito

Il più giovane ufficiale del Regio Esercito

dedicato a Vittorio Montiglio, il più giovane ufficiale d’Italia. Egli  nacque a Valparaiso in Cile il 15 gennaio 1903 da genitori italiani emigrati in sud America che lo educarono al culto della patria. Un giorno fece a pugni a scuola con un professore tedesco che aveva insultato gli italiani, sostenendo che non fossero abbastanza uomini

Quando l’Italia dichiarò guerra all’Austria, sentì vivo l’entusiasmo di partecipare alla lotta e nel marzo del 1917, si imbarcò clandestinamente a Buenos Aires, sulla Regina d’Italia e con documenti falsi partì alla volta dell’Italia, dove giunse, dopo due mesi sbarcando a Genova. Era forte e robusto e riuscendo a nascondere la sua vera età, riusci a procurarsi documenti falsi per apparite un volontario della classe 1899.

“Caro papà, se mi denunci o mi fai tornare nel Cile, senza che io abbia combattuto per l’Italia, io mi ammazzo”

(messaggio di Vittorio Montiglio al padre, al momento della partenza per l’Italia)

Ottenne così l’arruolamento nel Regio Esercito e l’assegnazione a un reparto territoriale,  ma lui voleva fare l’alpino e dopo aver brigato riusci finalmente a farsi assegnare al 7° reggimento artiglieria da fortezza, e sempre su sua richiesta venne assegnato al 3° reparto d’assalto del 6° reggimento alpini in Val d’Adige, partecipando a numerosi pattugliamenti notturni.

Nominato aspirante, venne trasferito, nel marzo 1918, al 7° reggimento alpini, battaglione Feltre. Promosso sottotenente nel maggio del 1918, a soli quindici anni e quattro mesi ed assunto il comando del reparto arditi, con esso, sempre all’avanguardia, compì ardite incursioni nelle trincee nemiche di Coni Zugna ed in una di esse riportò una ferita non lieve. Partecipò alla battaglia dell’ottobre 1918 e fu tra i primi a giungere in Trento liberata.

Nel maggio 1919, promosso tenente, fu inviato col battaglione in Albania, e combattendo contro bande di ribelli fu decorato di medaglia d’oro al v. m., con r. d. 28 aprile 1925 e la seguente motivazione:

Nato nel lontano Cile, da famiglia italiana, educato ad alti sentimenti di amor patrio, l’animo conquiso dagli eroismi e dai sacrifici della nostra guerra, la cui eco giungeva a lui attraverso le lettere dei due fratelli volontari al fronte, quattordicenne appena lasciò la casa paterna e sprezzando pericoli e disagi venne alla sua Patria. Nascondendo colla prestanza del fisico la giovanissima età, si arruolava nell’Esercito, e, dopo ottenuta l’assegnazione ad un reparto territoriale, per sua insistenza, veniva trasferito ad un reparto alpini d’assalto, ciò che era nei suoi sogni e nelle giovanili speranze. Sottotenente a quindici anni, comandante gli arditi del battaglione Feltre, partecipò con alto valore ad azioni di guerra, rimanendo ferito. Di sua iniziativa abbandonava l’ospedale per partecipare alla grande battaglia dell’ottobre 1918, nella quale si distinse e fu proposto al valore. Tenente a sedici anni, fu inviato col reparto in Albania, dove, in importanti azioni contro i ribelli, rifulsero le sue doti d’iniziativa, non fiaccate dalle febbri malariche dalle quali venne colpito. Nella stessa località, salvando con grave rischio un suo soldato pericolante nelle insidiose correnti del Drin, dava prova di elevata sensibilità umana e di civili virtù. Magnifica figura di fanciullo soldato, alto esempio ai giovani di che cosa possa l’amore alla propria terra. – Italia – Albania, giugno 1917 – giugno 1920.

Tornato in patria, partecipò all’impresa fiumana con Gabriele D’Annunzio e aderì al Fascismo, che propagandò in America Latina. Nel 1923, frequentò un corso per pilota d’aeroplani al campo di Ghedi, presso Brescia e fu trasferito col suo grado in servizio effettivo. Morì a soli ventisei anni per un banale incidente automobilistico a Magliano Sabino in provincia di Roma il 9 novembre 1929.

Scuola Montiglio Santiago del Cile

Nella capitale cilena a lui è dedicata la più antica scuola italiana in Cile, la Scuola Italiana “Vittorio Montiglio”. Fondata nel 1891, ha da diversi anni ottenuto la parità e ospita ben 1375 alunni dalla scuola dell’Infanzia alla scuola secondaria di Secondo grado, con la presenza del Liceo scientifico con opzione Scienze Applicate.