Gli alleati conquistarono dapprima Cheduba, che era in realtà sguarnita di soldati, per poi dirigere verso Ramree, dove all’interno di una roccaforte si difendevano strenuamente circa 1.000 soldati giapponesi. Dopo giorni di battaglia, le truppe britanniche riuscirono ad aggirare la fortificazione, costringendo i giapponesi alla fuga. Nelle intenzioni dei nipponici, essi avrebbero dovuto unirsi a un reggimento connazionale nella parte opposta dell’isola.
Si inoltrarono quindi attraverso la palude di Mangrovie, popolata di coccodrilli marini e insetti, un luogo del tutto inospitale per l’uomo. Durante la notte del 19 Febbraio le truppe inglesi udirono dei suoni che tormentarono i loro incubi durante gli anni a venire.
I Giapponesi, ormai completamente all’interno delle paludi, erano provati da giorni in compagnia di ragni e serpenti velenosi, e si trovavano ormai erano allo stremo delle forze.
Tanto allo sbando che divennero una preda semplice per “le migliaia di coccodrilli marini” che affollavano le paludi
Nella descrizione che fece della notte Bruce Stanley Wright, un soldato britannico che di mestiere era scienziato naturalista, si legge di come “si udissero spari e urla di soldati, rumori di rettili che mordevano e si aggrovigliavano tra loro, in un frastuono mortale che non poté avere eguali nella storia della guerra“.
Dei circa 1.000 soldati giapponesi entrati nella palude ne uscirono vivi 20
I Coccodrilli Marini possono crescere fino a circa 8,5 metri di lunghezza (sotto, la statua a grandezza reale di un coccodrillo denominato Krys), con un peso che raggiunge tranquillamente i 1.500 Kg. Un coccodrillo di medie dimensioni, una tonnellata per 5 metri di lunghezza, può uccidere con facilità qualunque uomo, che ha un peso oltre 10 volte inferiore.
Il massacro di Ramree è considerato l’episodio più violento di uccisione umana da parte dei coccodrilli
Non tutti sono d’accordo con la descrizione e i numeri dell’episodio, raccontati da Bruce Stanley Wright nel suo libro del ’62 “Wildlife Sketches Near and Far”. Frank McLynn, storico inglese, contesta totalmente le tesi del soldato impegnato durante la guerra, sostenendo che un numero così elevato di coccodrilli (migliaia, nelle parole di Wright), non avrebbero potuto sostenersi se non cibando enormi quantità di prede giornaliere, il che rende impossibile fossero circoscritti in un areale tanto piccolo.
E’ però vero che i coccodrilli potrebbero essersi spinti in una zona isolata a causa del frastuono della guerra, dell’odore dei morti per malaria e in funzioni di altri fattori contingenti all’episodio narrato da Wright. Non è detto che si trattasse di coccodrilli stanziali, e il massacro di Ramree fu l’estrema e sanguinosa conseguenza della battaglia per il possesso dell’isola.