Notiziario: Il maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani nominato Governatore della Libia

Il maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani nominato Governatore della Libia

Il 1° luglio 1940 il maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani che già ricopriva la carica di Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito raggiunge Tripoli, per assumere anche la carica di Governatore della Libia e di conseguenza quella di Comandante Superiore delle Forze Armate in Africa Settentrionale.

Graziani venne nominato d’urgenza per sostituire Italo Balbo, che come abbiamo visto 2 giorni fa era morto abbattuto pochi giorni prima, precisamente il 28 giugno 1940, mentre era in volo nei cieli di Tobruch dalla nostra contraerea. Lo stesso 28 giugno Badoglio, capo di Stato Maggiore Generale aveva emanato gli ordini di invasione per l’Egitto. Chi volesse rileggere il nostro post dedicato alla tragica morte di Italo Balbo può trovarlo al seguente link:

28 giugno 1940 – la tragica morte del Maresciallo dell’Aria Italo Balbo

Contrario ai progetti di invasione, in quanto conscio dei limiti delle fanterie italiane, si molto numerose ma in netta inferiorità in quanto a meccanizzazione rispetto alle truppe britanniche, cercherà di resistere alle insistenze di Mussolini, rimandando continuamente l’inizio dell’offensiva. Il fatto fini per contrariare molto il Duce impaziente di cogliere una vittoria prima della fine del conflitto, ritenuta imminente dopo il crollo della Francia.

Costretto a lanciare l’offensiva il 9 settembre 1940 agosto sotto la minaccia di ritorsioni da parte dello stesso Mussolini, portò le truppe ad avanzare fino ad occupare Sidi el Barrani località a poche decine di chilometri oltre il confine. Lì le forze di Graziani rimasero ferme per quattro mesi organizzando grandi e inutili campi trincerati nel deserto mediocremente collegati tra loro e con modeste riserve mobili.

Il 9 dicembre 1940, gli inglesi passeranno al contrattacco con l’operazione Compass, travolgendo completamente lo schieramento italiano: le truppe britanniche, molto inferiori numericamente ma totalmente motorizzate e con alcune centinaia di potenti carri armati Matilda e Cruiser, aggirarono e circondarono le truppe italiane ottenendo un successo clamoroso. Oltre 130.000 soldati italiani verranno fatti prigionieri e i resti della 10ª Armata ripiegarono sulla posizione di El Agheila perdendo tutta la Cirenaica.

A seguito di un telegramma inviatogli da Graziani, Mussolini disse indignato a Ciano:

«Ecco un altro uomo col quale non posso arrabbiarmi perché lo disprezzo»

L’11 febbraio del 1941 venne destituito da Mussolini, lasciò la Libia e tornò in Italia. Nel novembre 1941 fu nominata una commissione d’inchiesta con a capo l’ammiraglio Paolo Thaon di Revel. Nel marzo 1942 questa concluse i propri lavori senza prendere alcun provvedimento. Per oltre due anni Graziani rimase senza nessun incarico.

Rientrerà in servizio durante il periodo della Repubblica Sociale Italiana, dopo alcuni tentennamenti risponderà alla chiamata di Mussolini e assumerà la carica di Ministro della Difesa. Nell’agosto del 1944 assumerà il comando dell’Armata Liguria che schierava reparti germanici ma soprattutto le quattro divisioni italiane addestrate in Germania.

Graziani con Mussolini nella Repubblica Sociale

Con esse riuscirà a contenere la pressione e le mire espansionistiche francesi nella zona della Alpi e a cogliere una clamorosa vittoria sugli americani nella battaglia della Garfagnana nel dicembre del 1944. L’episodio risulterà l’unica azione sul fronte italiano nella quale le forze dell’Asse riuscirono a far arretrare gli Alleati. Potete trovare il resoconto completo sulle “Ardenne italiane” diviso in due distinti post ai seguenti link:

“Operazione Wintergewitter” le Ardenne italiane

Natale di vittoria in Garfagnana

Prima di chiudere due parole sul grado di maresciallo d’Italia il più alto assegnato a un militare italiano, corrispondente al grado di Feldmaresciallo nelle forze armate germaniche.

Il grado fu istituito da Benito Mussolini nel 1924, per onorare Luigi Cadorna e Armando Diaz, che avevano comandato il Regio Esercito nella prima guerra mondiale. I primi due insigniti furono proprio Cadorna e Diaz il 4 novembre 1924 giorno di commemorazione della Vittoria nella Prima Guerra Mondiale. Contemporaneamente fu istituito il grado di grande ammiraglio per la Regia Marina.

Nel 1926, il grado fu conferito anche ad alcuni comandanti d’armata che si erano particolarmente distinti durante la Grande guerra. Successivamente verrà istituito anche il grado corrispondente per la Regia Aeronautica. Unico insignito fu Italo Balbo, eroe delle trasvolate atlantiche.

Sotto riportiamo l’elenco dei soldati a cui venne conferita la massima onorificenza e la data del conferimento stesso:

Luigi Cadorna (4 novembre 1924)

Armando Diaz (4 novembre 1924)

Enrico Caviglia (25 giugno 1926)

Emanuele Filiberto d’Aosta (25 giugno 1926)

Pietro Badoglio (25 giugno 1926)

Gaetano Giardino (25 giugno 1926)

Guglielmo Pecori Giraldi (25 giugno 1926)

Emilio De Bono (16 novembre 1935)

Rodolfo Graziani (9 maggio 1936)

Ugo Cavallero (1º luglio 1942)

Ettore Bastico (12 agosto 1942)

Umberto di Savoia (29 ottobre 1942)

Giovanni Messe (12 maggio 1943)

I gradi corrispondenti nella Regia Marina e nella Regia Aeronauica verranno assegnati unicamente ad un ufficiale e precisamente a:

  • Grande ammiraglio

Paolo Thaon di Revel (4 novembre 1924)

  • Maresciallo dell’aria Italo Balbo (13 agosto 1933)