Il bombardamento britannico del quartiere Bondere di Mogadiscio. Una strage inutile

Mogadiscio, Gennaio 1941. Era una guerra non loro, una guerra tra due potenze coloniali (Italia e Inghilterra), ma molti somali di Mogadiscio ne rimasero vittime. Vittime innocenti della Seconda Guerra Mondiale.
avro-lancasterGli inglesi bombardavano le caserme italiane a Mogadiscio. Una di queste incursioni ha preso di mira un quartiere popolare, un quartiere che non aveva caserme ne nulla a che fare con la guerra mondiale, un posto abitato da povera gente. Fu una strage: precisa, sistematica e inesorabile e incomprensibile. Centinaia di morti. Brandelli di carne e rottami di ossa ovunque. Circa trecento i morti. Per ore e ore, dopo la partenza degli apparecchi, i pompieri e la popolazione avevano dovuto lottare strenuamente per spegnere o almeno circoscrivere l’incendio che, divampando a distruggere le baracche di legno del quartiere, minacciava di estendersi ai quartieri europei limitrofi, specie all’Ospedale Maurizio Rava e alle scuole elementari e secondarie lì vicino.
I britannici negarono con veemenza di essere stati gli autori di quel massacro. Accusarono i tedeschi di avere inscenato quel massacro per mettere in cattiva luce le truppe britanniche agli occhi dei somali. Gli aerei usati erano effettivamente germanici. Ma di aerei germanici ne avevano molti anche gli inglesi che li avevano trovati in Sud Africa e li usavano per le loro incursioni durante la guerra italo-britannica nel Corno d’Africa.

di Abdullahi Elmi Shurie