Notiziario: Giuliano Prini al comando del Sommergibile Malaspina

Giuliano Prini al comando del Sommergibile Malaspina

Fu l’ultimo Comandante del Sommergibile Malaspina, primo battello atlantico ad affondare una nave nemica (la Nave Cisterna British Fame, battente bandiera inglese, affondata il 12 agosto 1940): il Tenente di Vascello Giuliano Prini, decorato di una Medaglia d’Oro al Valor Militare, due di Bronzo e due Croci di Guerra, sempre al Valore, romano di nascita (era nato nel 1910) ne assunse il comando nel marzo 1941, dopo che questo era stato assegnato alla base dei sommergibili atlantici di Bordeaux. Dopo aver frequentato l’Accademia Navale di Livorno, ed esserne uscito con il grado di Guardiamarina nel 1931, Giuliano Prini servì come giovane ufficiale a bordo dell’Incrociatore Trento: promosso prima al grado di Sottotenente e poi di Tenente di Vascello, servì sui Cacciatorpediniere Alvise da Mosto e Giovanni da Verrazzano. Nel 1936, attratto dalla nuova arma subacquea in via di innovazione, transitò nei sommergibili, imbarcando, successivamente, su numerosi battelli, dove poté acquisire quelle doti che lo porteranno, nel corso del secondo conflitto mondiale, a comandare il Malaspina. Prese parte alle operazioni per la conquista dell’Etiopia e alla guerra di Spagna con il Sommergibile Menotti e, dopo la dichiarazione di guerra dell’Italia alla Francia e alla Gran Bretagna, il 10 giugno 1940, venne nominato Comandante in Seconda del Sommergibile Baracca. In settembre, quale segno delle sue doti di ufficiale della componente subacquea, venne insignito della prima Croce di Guerra al Valor Militare: “Ufficiale in Seconda di sommergibile di grande crociera, durante una lunga missione coadiuvava con slancio e perizia il proprio Comandante. Nell’azione che determinava l’affondamento di un piroscafo armato era di valido aiuto dimostrando elevate doti di serenità e coraggio. Oceano Atlantico, settembre 1940”. Successivamente, arrivava anche la seconda Croce di Guerra, anch’essa guadagnata in altrettante missione in Oceano Atlantico: “Ufficiale in Seconda di sommergibile in missione di guerra in Atlantico, coadiuvava con slancio e ardimento il Comandante nell’azione di attacco e affondamento di un grosso piroscafo nemico. Ottobre-Novembre 1940”.

Alessandro MalaspinaDal gennaio 1941, il Tenente di Vascello Giuliano Prini iniziò a frequentare un corso di specializzazione presso la Scuola Sommergibili di Pola, sull’Adriatico, al termine del quale, visti i risultati conseguiti, e le spiccate doti di comando dimostrate durante l’addestramento, ma già precedentemente emerse durante le missioni di guerra quale Comandante in Seconda, gli venne affidato il comando del Malaspina. Al comando del nuovo battello, partì per due successive missioni di guerra, nel corso delle quali affondò il 14 luglio 1941 il Piroscafo Nikoklio di 3576 tonnellate e il Piroscafo Guelma di 4402 tonnellate appena tre giorni dopo. Inoltre, senza averne potuto accertare l’esito, attaccò altri tre piroscafi nemici che incrociavano in Oceano Atlantico. Nel frattempo, erano giunte due nuove decorazioni, due Medaglie di Bronzo al Valor Militare, conferite a colui che, senza ombra di dubbio alcuno, stava diventando uno degli assi dei sommergibili italiani. Nella prima, venne riconosciuta tutta l’abilità nell’aver affondato il naviglio nemico (si citano 11.000 tonnellate complessive, inserendo nel conteggio anche le tre navi non confermate): “Comandante di Sommergibile, in una missione oceanica di guerra, attaccava con ardimento ed elevato spirito aggressivo un convoglio nemico, riuscendo ad affondare due piroscafi per complessive 11.000 tonnellate di stazza. Oceano Atlantico, luglio 1941”. La successiva, invece, volle tenere conto dell’intero ciclo bellico a cui Giuliano Prini aveva già preso parte, imbarcando anche sui Sommergibili Fieramosca e Toti: “Ufficiale in Seconda e successivamente Comandante di sommergibile ha effettuato numerose missioni di guerra in acque insidiate dall’avversario. Animato da elevato sentimento del dovere, ha dimostrato in ogni circostanza coraggio e spirito combattivo. Atlantico, 3 gennaio-2 dicembre 1941”.

S523E poi venne la nuova missione. Salpato il 7 settembre 1941 dalla base di Bordeaux, a Giuliano Prini, al suo equipaggio e al Sommergibile Malaspina venne affidato l’arduo compito di attaccare, congiuntamente ad altri battelli, un grosso convoglio nemico. Di loro, però, non si ebbero più notizie. Alla Memoria del Comandante venne così conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare: “Giovane Comandante di Sommergibile, sollecitava per se stesso, fin dall’inizio della guerra, i posti più rischiosi. Portava la propria Unità sei volte alla vittoria, affondando oltre 43000 tonnellate di piroscafi armati nemici, nel corso di tre lunghe, estenuanti missioni di guerra in Atlantico. Le sue doti di entusiasmo, di spirito combattivo, di perizia nautica, gli consacrarono la fama di Comandante di eccezionali virtù, uso sempre a perseguire il bersaglio più difficile e ad affrontare le più audaci e pericolose imprese con la fede, la serenità, la calma degli eroi. Durante l’ultima, asperrima missione, attaccava un grosso convoglio fortemente scortato. Superando lo sbarramento costituito dalla violenta reazione delle navi armate, penetrava nel folto della formazione affondando due Unità ed incendiandone una terza. Nell’impeto indomito dell’azione, fedele alla tradizione di attaccare a qualunque costo, scompariva con il Sommergibile al suo comando in un alone di gloria, consacrando con l’estremo sacrificio tutta un’attività dedicata soltanto alla Patria ed alla Marina”. Atlantico, Settembre 1941”. Oggi, il ricordo del suo sacrificio rivive nel Sommergibile Giuliano Prini (S523), unità della Marina Militare Italiana.