Giovanni Battista Boscutti fu un pilota della Regia Aeronautica rimasto fino ad oggi sconosciuto, nonostante una Medaglia d’Argento al Valor Militare guadagnata sul campo, in altrettanti durissimi scontri sul Mar Mediterraneo. Ottenuta l’abilitazione al volo l’11 giugno 1942, iniziò il suo servizio presso il 161° Gruppo Autonomo, dislocato sull’Aeroporto di Gioia del Colle: la sua prima vittoria aerea, ottenuta in collaborazione con un altro pilota, la ottenne l’8 gennaio 1943, abbattendo un bombardiere B24 Liberator ed una seconda il successivo 23 febbraio. E’ in queste occasioni, in cui il Tenente Boscutti effettuò numerosissime sortite nei cieli “su allarme” che ricevette la medaglia d’argento: “pilota da caccia, in numerose scorte in mare aperto e in combattimento contro quadrimotori nemici, brillantemente sostenuti e vittoriosamente conclusi, dava prova di perizia, aggressività e valore. Cielo del Mediterraneo Centrale, 2 agosto 1942-30 aprile 1943”. La guerra stava però volgendo in maniera disastrosa per le forze dell’Asse e arrivò l’armistizio dell’8 armistizio 1943.
L’armistizio colse Boscutti mentre si trovava alla scuola di pilotaggio di Castiglione del Lago per un periodo di addestramento: aderì alla Repubblica Sociale Italiana, in quella che per lui era la normale continuazione della guerra al fianco degli alleati tedeschi. Fu, così, inquadrato nel celebre 1° Gruppo Caccia Asso di Bastoni, comandato dall’esperto e valido pilota Adriano Visconti. L’11 marzo 1944, uscendo in formazione congiunta con 38 caccia Macchi MC205 (al comando dello stesso Visconti), Giovanni Battista Boscutti prese parte all’azione di contrasto di oltre cento bombardieri americani B17 Flying Fortress, scortati da circa cinquanta caccia P47 Thunderbolt, in procinto di bombardare la città di Padova; intercettata la formazione americana, iniziò un duro duello aereo, durato circa una quarantina di minuti. Al termine dello scontro, il caccia pilotato dal Tenente Boscutti non fece più ritorno alla base: assieme a lui, persero la vita altri due piloti italiani, il Sottotenente Bruno Castellani e il Tenente Guerrino Bortolani.