Si è svolta sabato mattina la Commemorazione dei caduti della Comunità Sikh, che, combattendo nel corso del Secondo Conflitto Mondiale nelle fila dell'8° Armata Britannica, caddero nel nostro territorio e le cui ceneri riposano nel Cimitero dell'Indian Army di via Ravegnana, a Forlì. Si tratta di un appuntamento ormai consolidato per la nostra città, che lo ospita sin dal 2007 e che sta riscuotendo una partecipazione sempre più ampia e numerosa, coinvolgendo non solo le Comunità Sikh di buona parte del nord Italia (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia) ma anche gruppi provenienti da India, Stati Uniti, Regno Unito e Olanda. E' stata effettuata la deposizione di corona d'alloro al monumento che ricorda i caduti alleati all'interno del cimitero dell'Indian Army. Tra i presenti anche il sindaco di Forlì, Davide Drei, e il deputato Marco Di Maio.
"Sono 496 i corpi di soldati indiani che vennero sepolti nel cimitero di guerra di Forlì, in via Ravegnana - ricorda Di Maio -. Ogni anno, nel primo sabato di agosto, le comunità Sikh d'Italia si ritrovano qui per ricordare i loro padri e nonni morti in battaglia per liberare il nostro Paese, ma in particolare la Romagna. Ho voluto esserci anche questa volta, in virtù di un legame di amicizia e vicinanza che dura da qualche anno. I soldati indiani combatterono dalle nostre parti inquadrati nelle fila dell'esercito britannico al fianco delle altre truppe alleate, dei partigiani, dei civili. Ebbero un ruolo decisivo nella liberazione di alcune aree del territorio, soprattutto nella valle del Senio".
"La lotta per la Liberazione è stata vinta grazie al contributo di tanti, rendere omaggio ai Sikh non è solo un dovere; ma anche un modo per ricordare il sacrificio di chi ha lasciato la propria patria per liberare la nostra dall'oppressione nazifascista. Spesso al prezzo della vita - conclude -. Un debito di riconoscenza che porteremo con noi per sempre".