Notiziario: FILM

FILM

DIVISIONE FOLGORE  
film di guerra del 1954 diretto da Duilio Coletti, basato sull' eroica resistenza dei paracadutisti italiani a El Alamein.
Nell'estate 1942, durante la seconda guerra mondiale, una schiera di giovani paracadutisti della Divisione Folgore, dopo esser stata sottoposta in Italia ad un lungo e faticoso addestramento, viene trasportata per via aerea nel deserto libico a copertura del fronte italo-tedesco. I giovani soldati credono che la loro mèta sia l'isola di Malta (operazione C3) o la zona d'Alessandria: si trovano invece sbalestrati in una regione desertica dove sono costretti a vivere in buche scavate nella sabbia e ad affrontare con mezzi insufficienti i munitissimi reparti corazzati inglesi. Vedranno con tristezza i loro paracadute ammassati all'interno di un magazzino nel deserto. Si sviluppa così quell'epica lotta, che prende il nome di battaglia di El-Alamein, in cui un pugno di eroici combattenti cerca con ogni sforzo di arrestare o almeno di ritardare l'avanzata dei carri armati del generale Montgomery. Una volta sfondato il nostro schieramento, i superstiti resistono per diversi giorni a una lotta impari contro le preponderanti forze inglesi, venendo addirittura menzionati, per il loro eroismo, dal premier britannico Winston Churchill, che li definì "I leoni della Folgore".
INESATTEZZE STORICHE
la Divisione Folgore venne trasferita in Africa via mare e non via aerea come mostrato, assumendo inizialmente il nome di Divisione Cacciatori d'Africa, e venendo addirittura privata delle mostrine azzurre e del brevetto raffigurante il paracadute;
non potendo utilizzare, per ovvie ragioni, i veri carri armati inglesi, nella pellicola furono utilizzati i "moderni" (per l'epoca) M47 Patton di produzione postbellica;
i paracadute che vengono utilizzati nella fase addestrativa sono i "contemporanei" CMP 53 con ausiliario ventrale, anziché i previsti IF 41/SP che non contemplavano la vela di sicurezza per il militare.
CURIOSITA'
Il paracadutista con il cane è interpretato dal giovane Mario Girotti, il futuro Terence Hill.