Tenente Cappellano
Divisione "Julia" - 9° Rgt. - Btg. " Val Cismon"
Internato nei Campi di prigionia sovietici
Rimpatriato il 14 gennaio 1954
Il fatto di essere prete ed ufficiale gli valgono un "trattamento speciale" per fargli abiurare la fede e la patria, venendo rinchiuso in un campo di punizione.
Scrive alla famiglia:« ... vitto, alloggio, trattamento non sono buoni. Non ci danno nemmeno quello che prescrivono le leggi del posto. Ma io rimango sempre sacerdote, ufficiale, cattolico, italiano. Ogni prova mi reca onore. Ogni insulto e calunnia fortifica. Pronto a venire a casa come a lasciare la pelle qua. »
Alle torture e alle privazioni risponde con maggior impegno nell'aiuto dei compagni di prigionia, inventa sempre nuove vie per poter celebrare messa, inizia scioperi della fame per il trattamento a cui sono sottoposti i prigionieri.