PER RICORDARE LA SHOAH
Il 27 gennaio la nostra Sezione di Borbiago , in collaborazione con le Associazioni “Noi Borbiago”, Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria, Al Capiteo , Il Quadrifoglio e Forma e Colore, con il patrocinio del Comune di Mira, ricordava in maniera molto particolare la Giornata della Memoria.
Alle ore 10.00 con l’inaugurazione, presso il Centro Civico di Borbiago, della mostra sulla Shoah, venivano esposti documenti che tracciano il percorso storico che portò al genocidio di massa pianificato dal regime nazista, interessante, dal punto di vista storico, l’esposizione del testo che promulgava le leggi razziali in Italia.
Nel contesto della mostra, l’esposizione di alcuni quadri, dei pittori borbiaghesi, Beatrice Pilotti e Vittorino Biasucci, che raffiguravano il dolore dei deportati.
Alle ore 15.00 nell’area verde antistante il Centro Civico, alla presenza delle Autorità Civili e Militari veniva effettuata l’inaugurazione del “Giardino dei Giusti”, molti avvertono nel nostro Paese il proliferare delle Giornate della Memoria. Si ricordano in giorni diversi le vittime della Shoah, quelle delle foibe, della mafia, del terrorismo. Si assiste a una sorta di concorrenza delle memorie, dove chi ha sofferto, o chi si fa interprete del dolore di chi ha sofferto , vuole giustamente ricordare una specificità delle persecuzioni nei confronti degli esseri umani. La pluralità delle memorie non è un limite, ma una ricchezza, perché trasmette la complessità della storia umana.
Ed ecco che ricordare i Giusti, ricostruirne le storie tanto spesso dimenticate, le scelte sofferte e dense di pericoli, ci aiuta a ricomporre la memoria.
Il Giardino dei giusti di Borbiago ricorderà la memoria di Giorgio Perlasca, Giovanni Palatucci (Questore di Fiume), Andrea Schivo (Agente di Polizia Penitenziaria), tutti e tre già nominati dallo Stato di Israele “Giusti tra le Nazioni”; rompendo un po’ lo schema tradizionale, veniva ricordata anche la figura di Giuseppe Rubino, originario di Barletta, che da anni attende il giusto riconoscimento per il suo operato in favore di famiglie di Ebrei. La storia, quella di Rubino, parte da lontano, dalla Croazia, e unisce Veneto, Emilia-Romagna e Puglia, per questo motivo, per ricordare chi ha creduto nel domani rinunciando al proprio futuro, nel contesto della cerimonia nel giardino borbiaghese veniva piantato un alberello di ulivo proveniente da Barletta, dono della sezione Combattenti e Reduci di Barletta.
Per l’inaugurazione del Giardino dei Giusti a Borbiago, erano presenti la nipote di Adele Zara, la Signora Fulvia Levi (salvata con tutta la sua famiglia dalla deportazione, dalla famiglia Zara di Oriago), e Giacomo Schivo (nipote dell’Agente Andrea Schivo).
Oltre al tributo per le vittime della Shoah, l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, apriva un nuovo capitolo di storia ricordando i militari italiani deportati nei lager tedeschi, gli Internati Militari Italiani –I.M.I. -, e lo faceva, piantando un simbolico albero alla memoria del soldato mirese, Melato Mario, deportato nel 1943 e deceduto in campo di prigionia nel 1945, oggi le sue spoglie riposano nel cimitero monumentale di Berlino.
I Presidenti, Nerio Negri e Filomeno Porcelluzzi, unitamente ai rappresentanti delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa, lanciavano un messaggio: Chi si prende cura del proprio giardino non cambierà il mondo, ma, come scrive Marco Aurelio, lascia una piccola traccia che può diventare un sentiero per gli altri uomini.
