
Lo scorso 28 Settembre 2019, si è tenuta a Sicignano degli Alburni (SA) una giornata patriottica, durante la quale è intervenuto il Presidente della Federazione di Salerno, Prof. Antonio LANDI: il quale ha lanciato un monito: “Ricordare le vite umane e mantenere viva la memoria è fondamentale per costruire i cittadini di domani”
Una strada per ricordare Ernesto MARINO, soldato di Galdo di Sicignano degli Alburni, morto a Dachau nel 1945 ed una strada intitolata ai Caduti di Guerra, per ricordare tutti coloro che nella cittadina alburnina sono caduti nel primo e nel secondo conflitto mondiale.
E a queste due intitolazioni, che ricordano i momenti bui della guerra, si sono unite anche le intitolazioni a personaggi illustri, come un sindacalista, Gildo CIAFONE, vicino ai cittadini e alle lotte operaie e Francesco da SICIGNANO, architetto della famiglia Sanseverino, signori di Teggiano.
Intitolazioni che hanno visto la partecipazione e la condivisione dell’Associazione Combattenti Nazionale Combattenti e Reduci, delle Associazioni del paese, dell’Istituto Comprensivo San Domenico Savio e del Comune di Sicignano degli Alburni, unitamente alla locale Sezione ANCR, guidata dal Presidente, M.llo Vito Antonio CAPECE, che hanno promosso l’intitolazione.
L’evento è stato presentato prima ai ragazzi delle Scuole Medie di Sicignano venerdì 27 settembre. Qui il delegato alla Cultura del Comune, Felice PASTORE, con il Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, sezione di Sicignano, Vito Antonio CAPECE e la giornalista Margherita SIANI, hanno presentato ai ragazzi le figure storiche e le motivazioni per la intitolazione delle strade.
Un momento preparatorio per consentire ai ragazzi di capire meglio, di essere così anche più coinvolti e favorire una partecipazione più consapevole all’evento. I ragazzi, con PASTORE, hanno conosciuto la figura di Gildo CIAFONE e di Francesco da SICIGNANO. Sono state presentate le opere e le attività, i luoghi in cui hanno operato; Il Presidente Vito Antonio CAPECE ha spiegato loro il sacrificio dei soldati di Sicignano caduti in guerra, 50 durante il primo conflitto, e 41 nel secondo, sottolineando il valore di quel sacrificio.
Margherita SIANI, invece, ha parlato della figura di Ernesto MARINO, la cui storia è venuta a galla solo di recente, grazie ad una informativa sulla sua morte e intorno ad essa si sta lavorando perché i ragazzi possano essere custodi di memoria. Un lavoro di ricerca intenso che si sta portando avanti con la famiglia e con l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, per ricostruire le vicende di MARINO, ma soprattutto per mantenere vivo il suo ricordo.
Ernesto MARINO pagò prima con la perduta libertà e poi con la morte la sua ribellione al regime fascista ed il suo no alla guerra. Perse la libertà perché fu arrestato ed inviato a Dachau e qui morì per malattia il 22 maggio del 1945 dopo la liberazione del campo che avvenne il 29 aprile del 1945. Morì quindi da uomo libero, assaporando il sogno di ritornare a casa. Solo nel 2002 fecero ritorno a Galdo, le sue spoglie, dopo che fino ad allora era considerato disperso. Oggi si conosce anche la sua storia terribile, che diventa memoria per i ragazzi. A Galdo, con il picchetto d’onore dei militari di Persano guidati dal Colonnello Vinci, si è proceduto all’intitolazione della strada. Presente il sindaco Ernesto MILLEROSA, il delegato Felice PASTORE, Vito Antonio CAPECE ed il Prof. Antonio LANDI, referente a Sicignano il primo e Presidente provinciale il secondo dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. Presenti i ragazzi, la famiglia, che hanno salutato commossi questa iniziativa per il loro congiunto. Margherita SIANI ha ricordato la figura di MARINO, le ricerche ed il senso di questa intitolazione.
Commozione anche a Sicignano degli Alburni presso il monumento dove il picchetto d’onore si è poi trasferito per la intitolazione della via Caduti di Guerra. La memoria per gli orrori della guerra e per il sacrificio dei sicignanesi è il senso di questa intitolazione che punta a mantenere viva la fiamma del ricordo soprattutto tra i ragazzi. Già alcuni mesi fa, celebrando il centenario della Grande Guerra l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci aveva ricordato tutti i nomi di chi perì in quel conflitto, durante una bellissima serata di impegno e di commozione. Questo, per il Presidente CAPECE e per il Prof. LANDI, rappresenta un percorso da favorire e continuare per focalizzare l’attenzione sia sui periodi della storia che hanno segnato la vita della Nazione, sia sulle vicende umane che hanno contrassegnato le famiglie ed anche le piccole comunità.
Attraverso la presentazione delle persone si è così raccontato un pezzo di storia di Sicignano degli Alburni, mettendo in evidenza anche il valore stesso di un paese che ha saputo esprimere figli illustri.