Sarà presentato il libro di Francesco de Ninno "Fascisti sul mare - La marina e gli ammiragli i Mussolini". Il libro cerca di comprendere i motivi della disfatta italiana durante la seconda guerra mondiale ed i suoi effetti. In una intervista l'autore dice: Molti italiani continuano a pensare che il regime abbia rappresentato un momento di progresso sociale, paragonando l’assistenzialismo fascista a quello contemporaneo, oppure banalizzando le leggi razziali come un “favore” alla Germania nazista, quando riflettevano un più profondo antisemitismo radicato nel cattolicesimo italiano.
Le cose furono naturalmente molto diverse: il regime aveva un progetto egemonico sulla società italiana, il cui scopo ultimo era condurre il paese alla guerra per costruire uno spazio vitale nel Mediterraneo, nuovo “mare nostrum” per un nuovo impero romano, l’Italia. Per realizzare questo progetto, il regime provò a mobilitare la società italiana, ad attuare una politica di contrizioni per permettere al duce di portare avanti le sue guerre in Etiopia e in Spagna e infine a condurre il paese nel disastro della Seconda guerra mondiale. Al centro di tutto c’era il Mediterraneo.
Studiare la storia della marina tra le due guerre per me ha significato capire le origini del fallimento di quel progetto.
Le cose furono naturalmente molto diverse: il regime aveva un progetto egemonico sulla società italiana, il cui scopo ultimo era condurre il paese alla guerra per costruire uno spazio vitale nel Mediterraneo, nuovo “mare nostrum” per un nuovo impero romano, l’Italia. Per realizzare questo progetto, il regime provò a mobilitare la società italiana, ad attuare una politica di contrizioni per permettere al duce di portare avanti le sue guerre in Etiopia e in Spagna e infine a condurre il paese nel disastro della Seconda guerra mondiale. Al centro di tutto c’era il Mediterraneo.
Studiare la storia della marina tra le due guerre per me ha significato capire le origini del fallimento di quel progetto.