Come in ogni altro capoluogo di provincia il 4 Novembre abbiamo festeggiato la ricorrenza del “Giorno dell’Unità nazionale e giornata delle forze armate”.
Alle ore 9,00 in piazza Duomo si sono ritrovate le autorità, le associazioni ed i singoli cittadini, alle 9,30 si è tenuta la Messa in suffragio dei caduti all’interno della bellissima cattedrale e successivamente si è formato un corteo che ha sfilato per le vie del centro cittadino per giungere alla Piazza di Santa Maria delle Carceri dove si è svolta la cerimonia militare che ha visto l’alzabandiera e la deposizione di una corona al monumento ai caduti: questa fase della cerimonia è stata accompagnata da una esecuzione canora della Scuola secondaria di primo grado “Curzio Malaparte”.
Successivamente il Prefetto dott.ssa Rosalba Scialla ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica davanti ad un pubblico non molto numeroso vista la giornata lavorativa.
Al termine della cerimonia gli associati ANCR con amici e familiari si sono trasferiti nella vicina Piazza Mercatale presso la trattoria “Lapo” per un gustoso pranzo pieno di convivialità ed amicizia.
Al pranzo hanno partecipato il Sindaco di Prato Matteo Biffoni, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Ilaria Santi ed il Prefetto Rosalba Scialla.
Alle 16,30 si è svolto l’ammaina bandiera accompagnato dalla banda nazionale dei Finanzieri – sez. di Prato.
Riportiamo qui sotto alcuni passaggi del discorso del Presidente Sergio Mattarella:
“Oggi, 4 novembre, celebriamo il giorno dell’unità nazionale e delle forze armate, in questo 2019, anno centenario del decreto che volle una festività dedicata alla appena conquistata unità della patria. Settanta anni fa la Repubblica riconobbe, con legge del Parlamento, il 4 novembre come Giornata dell’Unità Nazionale. Una data in cui si riassumono i valori di una identità nazionale lungamente perseguita dai popoli d’Italia con le aspirazioni risorgimentali e con i grandi sacrifici compiuti dal popolo italiano nella prima guerra mondiale” ……… “Ricorrono altresì 20 anni dalla legge che apriva alle cittadine italiane l’arruolamento nelle forze armate, con un contributo positivo alle capacità del Paese in materia di difesa“.
Ed ancora:
“In un mondo attraversato da molteplici tensioni e scosso da diffusa conflittualità, lo Stato italiano oggi schiera oltre 6000 persone in 22 Paesi, a salvaguardia dei più deboli ed oppressi. A tutte loro va un particolare pensiero….”.
La prossima domenica 10 Novembre si terranno le celebrazioni nei comuni della provincia.